Idee

docenzeIl dm 76 del 7 giugno scorso è l’ultimo prodotto della legge 240 e regola i criteri e i parametri per l’abilitazione scientifica (http://attiministeriali.miur.it/ann… ). Era atteso da lungo tempo in quanto contiene gli elementi che servono sia alla composizione delle commissioni di esame che alla presentazione delle domande da parte dei candidati all’abilitazione scientifica ai professori ordinari e associati. Per fortuna il tentativo, proveniente da ambienti ministeriali, di sospendere l’abilitazione nazionale e reintegrare i concorsi locali è naufragato grazie all’impegno di molti di noi. Sul tema, che il Ministro ha definito “di fantasia” in audizione al Senato, cfr. http://www.cun.it/media/116752/mo_2….

Nelle prossime procedure per l’abilitazione scientifica, il criterio della “mediana” come discriminante nella produzione scientifica, nata dalla fantasia dell’Anvur, è rimasto come cardine del processo, nonostante gli inviti (e gli scongiuri) giunti un po’ da ovunque per evitarlo. Per poter identificare un simili elemento all’interno della produzione scientifica di una comunità è chiaro occorra avere consapevolezza della quantità e della qualità della stessa. Tale conoscenza forse potrebbe essere presente in quelle comunità scientifiche italiane che dispongono da un tempo adeguatamente lungo di strumenti di valutazione bibliometrica. Invece per quelle che hanno finora utilizzato diverse prassi – come la gran parte di quelle socio umanistiche – un simile passaggio appare quanto meno una forzatura. Il decreto 76 sopra citato ed un decreto del direttore del MIUR – che dovrebbe uscire entro il 27 giugno – dovrebbero indicare la strada per affrontare tale ostacolo, ovvero in base a quali criteri ci si potrà candidare (per via telematica) ad essere commissario, ma per fare questo sono necessari alcuni passaggi, preannunciati dall’Anvur in una nota del 19 giugno (http://www.anvur.org/?q=tuttenotizie ).

Dato che le mediane dovranno essere costruite ex novo e distinte per prima e seconda fascia, ciascun professore associato ed ordinario dovrebbe accedere entro le ore 17 dell’8 luglio al proprio sito Cineca (o U-GOV) e aggiornare le informazioni, in particolare la propria produzione. Sull’insieme di queste notizie verrà elaborata, per ciascun Settore Concorsuale e distintamente per le due fasce, la mediana, attraverso un calcolo che prenderà in considerazione soltanto quanto dichiarato dai singoli. Pertanto il criterio “oggettivo” di giudizio della qualità di un membro di una comunità scientifica verrà costruito sulla base di azioni soggettive non verificate (l’inserimento dei dati è volontario) che cambierà a seconda dell’impegno di ciascuno nel compilare il proprio sito Cineca/U-Gov, Identificata la mediana, ciascun potenziale commissario dovrebbe ricevere sul proprio sito CINECA la comunicazione della sua posizione rispetto alla stessa e soltanto quelli che la supereranno (non so cosa accada per quelli che la eguaglieranno) potranno aspirare ad essere tra quelli estraibili per far parte delle commissioni nazionale (di durata biennale) per l’abilitazione scientifica. Per quanto riguarda le aree umanistiche sarà l’Anvur, coadiuvata dai presidenti dei GEV nominati per la VQR (che in questo caso lavoreranno come consulenti “privati” dell’Agenzia) e da altri “esperti” da identificare, a definire la scientificità dei lavori presentati e a individuare la gerarchia di riviste utilizzabile nella valutazione ai fini dell’abilitazione. Quest’ultima dovrà confrontarsi con quella utilizzata per la VQR e non so fino a che punto potrà entrare con questa in contraddizione (vista anche la presenza del presidenti GEV), cosa che forse sarebbe opportuna in diversi ambiti scientifici interni alle aree umanistiche. Forse le società scientifiche saranno coinvolte in questo processo, ma a mio parere saranno chiamate a dare in “zona cesarini” un parere (consultivo?) sulle scelte fatte da Anvur e compagnia.

Questi ed altri aspetti (ad esempio l’età accademica o il peso dei vari prodotti) dovranno essere chiariti a livello ufficiale, ovvero nel decreto direttoriale e nei documenti Anvur. Per quanto mi riguarda, tra le altre cose, auspico che giunga un chiarimento nella distinzione tra “libri, articoli su rivista e capitoli di libro” perché il testo presente nel decreto 76, allegato B, art.3, lett.a, potrebbe consentire una considerazione indistinta delle tre tipologie di pubblicazione.

Sul dm 76 il Cun ha emesso questo documento: http://www.cun.it/media/116934/mo_2… . Il mio parere personale è che l’innovativa (ma contorta e forse perversa) procedura messa in campo sposterà a dopo l’estate l’avvio dell’esame degli abilitandi, con conseguente conclusione del processo a 2013 inoltrato. Questo avrà conseguenze sia sulla successiva abilitazione (che dovrebbe essere annuale e avere gli stessi commissari) sia per la gestione dei “concorsi” locali, ovvero delle assunzioni definitive. Il tutto mentre coloro che usciranno per motivi anagrafici dal sistema universitario in questo periodo assommano a 2000 unità all’anno, ovvero il 4% del totale.

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