Stefano Rizzo
Dalla vittoria elettorale alla crisi iraniana
prefazione/presentazione Rita di Leo
George W. Bush sembra oggi un uomo assediato, nella ristretta cerchia dei suoi collaboratori, incapace di rilanciare la sua presidenza per i quasi tre anni che ancora gli restano. Ma non è detto che sia finita…
Il 3 novembre 2004 gli americani consegnarono al partito repubblicano una delle maggiori vittorie della sua storia. George W. Bush, che nel dicembre 2000 aveva ottenuto la presidenza grazie ad una sentenza della Corte suprema, la riconfermava con un vantaggio di tre milioni di voti. Oggi questo patrimonio di consensi sembra dilapidato. Un’impressionante sequenza di scandali, di insuccessi e di gaffe ha portato la popolarità del presidente ad uno dei punti più bassi di tutti i tempi. La guerra in Iraq continua ad andare male e il paese è percorso da una spietata guerra civile. In patria la borsa tira, ma il debito pubblico aumenta e sempre più persone sono povere, prive di assistenza sanitaria e di pensione. L’inefficienza e l’insensibilità mostrate dal governo in occasione dell’uragano Katrina hanno scosso l’opinione pubblica quanto gli scandali finanziari e gli episodi di corruzione che hanno investito i principali leader del partito repubblicano. Le menzogne sulle armi di distruzione di massa, le notizie di torture e di carceri segrete americane sparse per il mondo hanno minato la credibilità del presidente davanti al suo elettorato.
Stefano Rizzo americanista e consigliere parlamentare della Camera dei deputati, racconta la storia della curva discendente del secondo governo Bush, ne ripercorre i momenti salienti e gli episodi critici, analizza le ragioni delle singole sconfitte. È vissuto a lungo negli Stati Uniti. Ha insegnato letteratura americana all’Università di Roma e ha lavorato per anni come traduttore (tra gli altri: Bob Dylan, Hemingway, McLuhan). Ha pubblicato due volumi di narrativa (Variazioni, Rubbettino, 1998; Mohammed, Mesogea, 2003) e un volume di saggi (Note sulla felicità e la filosofia, Aracne, 2004).
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