Obiettivo dell’assemblea pubblica è il coinvolgimento di tutte le realtà sociali e dei soggetti che condividono e sostengono le proposte dell’Agenda Sociale lanciata dalla Rete dei Numeri Pari lo scorso 22 aprile e sottoscritte da più di 700 realtà in tutto il Paese: no all’autonomia differenziata, diritto al reddito, lotta alle mafie, diritto all’abitare, salario minimo, diritto a un lavoro dignitoso, diritto all’accoglienza e utilizzo dei fondi del PNRR per investire su lavoro, salute e difesa dell’ambiente, puntando alla riconversione ecologica delle attività produttive.
“Come Rete dei Numeri Pari saremo in piazza per dare spazio, voce e gambe a tutte le realtà sociali che in questi anni si sono battute contro disuguaglianze e mafie – si legge in una nota stampa pubblicata dalla Rete. Saremo in piazza per continuare a mettere al centro il nostro impegno sui territori e nelle nostre comunità per la giustizia sociale e ambientale. Saremo in piazza per impedire che venga portata avanti il progetto eversivo di autonomia differenziata portato avanti con il ddl Calderoli che qualora passasse spezzetterebbe l’Italia in tante piccole patrie, istituzionalizzerebbe le disuguaglianze, distruggerebbe l’unità della Repubblica, violerebbe i principi costituzionali di solidarietà e uguaglianza, imponendo al Paese un regionalismo competitivo e asimmetrico, esautorando il Parlamento dai propri compiti. Saremo in piazza perché la maggior parte di noi è stata colpita dalla crisi e vede la propria condizione materiale peggiorare tutti i giorni senza che questo diventi una priorità per la politica. Saremo in piazza per dare voce a tutti e tutte quelle che si sono impoverite a causa di politiche sociali sbagliate e che vogliono dare priorità ai diritti sociali che questo Governo sta cancellando. Saremo in piazza – concludono – con quella parte di cittadinanza che durante la pandemia non si è rassegnata e ha costruito con noi attività di mutuo aiuto e di mutualismo solidale che spesso sono state le uniche risposte date a centinaia di migliaia di persone.”
L’invito è a tutte le realtà sociali e di base quotidianamente impegnate nella lotta contro l’Autonomia Differenziata, le povertà e le mafie, per i diritti, la giustizia sociale e ambientale a partecipare all’assemblea cittadina del 27 settembre e a unirsi allo spezzone della Rete dei Numeri Pari nel corteo delle associazioni, cooperative sociali, presidi antimafia, comitati, luoghi delle donne, circoli culturali, movimenti per il diritto all’abitare, centri antiviolenza, parrocchie, scuole pubbliche, biblioteche popolari, progetti di mutualismo sociale, spazi liberati, fabbriche recuperate, fattorie sociali, cittadine e cittadini il prossimo 7 ottobre.
Qui il link al sito della Rete dei Numeri Pari
Ufficio stampainfo@numeripari.org3473935956
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