Muoia Sansone - Palestina Cultura Libertà il 4 Novembre 2023 alle 18:52 Rispondi […] il 2 Novembre 2023 SU Centro Riforma dello Stato di GIUSEPPE […]
claudio salone il 4 Novembre 2023 alle 10:06 Rispondi Articolo davvero pregevole. Ne condivido forma e sostanza. A commento e integrazione, una annotazione di Francesco Saverio Nitti, che nel 1920 guidò i lavori della Conferenza di Sanremo. Pur se sodale e amico di Lloyd George, Nitti scrive: “L’idea di creare un foyer ebraico ove gli Ebrei potessero ritrovarsi e far risorgere la loro lingua morta da migliaia di anni e la loro civiltà e rinnovare le loro tradizioni mi pareva uno spaventevole errore.” Nitti riteneva che l’antisemitismo, di cui era deciso avversario e che già più volte si era affacciato sanguinosamente alla ribalta con i pogrom in Russia, ma anche in Germania e in Francia, ne sarebbe stato ulteriormente alimentato per il fatto che “dopo la concessione [gli Ebrei] presero come d’assalto la Palestina e giunsero nella forma di emigrazione legale a essere anche più di 40.000 per anno […]. Tutti si mostrarono animati da spirito di conquista […]. In pochi anni fecero sorgere una vera città, Tel-Aviv, occuparono tutte le terre che fu possibile, […] cercando di poter arrivare con tutti i sotterfugi alla dominazione legale con l’esclusione o l’asservimento degli Arabi. E furono non poca causa dello scoppio degli odii antisemiti in tutto l’oriente!” Secondo Nitti “il cosiddetto foyer ebraico poteva essere concepito in due modi: o un centro di studi religiosi per la conservazione della lingua e della religione e della tradizione per i fedeli che sono quasi in tutto il mondo e doveva allora essere destinato a un piccolo numero di persone […] o si doveva ottenere la cessione totale del territorio agli Ebrei per distaccarsi dagli altri popoli e diventare una nazione. La prima cosa gli Ebrei non vollero dal primo momento; la seconda non era possibile.” (F.S.NITTI, Meditazioni dall’Esilio, Napoli 1947, p. 372 e ss.).