Qui la locandina

Qui il link per seguire l’incontro da remoto: https://us02web.zoom.us/s/89163680098

Sono i dati digitali che permettono all’intelligenza artificiale di diventare sempre più potente, ma come possiamo diventare protagonisti consapevoli per utilizzare l’AI in modo etico ed evitare nuove ingiustizie?

Come è possibile contrastare le conseguenze negative della trasformazione digitale, senza perdere la possibilità di utilizzare la potenza delle tecnologie digitali per conseguire una migliore qualità della vita e una maggiore giustizia sociale?

Il coinvolgimento largo e diffuso e la presa di coscienza degli utilizzatori può essere una strada, forse la più promettente, da percorrere. A entrare in gioco devono essere infatti gli attori sociali coinvolti nella digitalizzazione, chi lavora con e per le tecnologie digitali, chi, anche non direttamente coinvolto, ne subisce le conseguenze, come ad esempio i cittadini utenti di servizi pubblici trasformati in servizi online e, in qualche caso, già erogati mediante l’uso di sistemi basati sull’Intelligenza Artificiale.

Per questo è necessario promuovere iniziative formative capaci di generare conoscenza critica, di rendere possibile un utilizzo consapevole e responsabile degli strumenti disponibili, e anche di consentire agli utilizzatori di partecipare alla progettazione e alla realizzazione dei sistemi digitali che li riguarderanno.

Una formazione molto diversa, per contenuti e metodi, dalla formazione generalmente associata al tema della trasformazione digitale, che si propone prevalentemente di addestrare gli utenti all’utilizzo dei nuovi dispositivi e che continua a ritenere la “digitalizzazione” un bene di per sé, indipendentemente dalle conseguenze del suo utilizzo.

Un punto di partenza possibile e promettente sono i “dati”, le informazioni che la realtà attorno a noi ci comunica e che sta a noi elaborare per i nostri fini. Non solo per la centralità che i dati hanno nello sviluppo di tutti i sistemi digitali, compresi i più recenti sviluppi dei sistemi di intelligenza artificiale ai quali il seminario dedicherà una specifica attenzione. Ma anche per la particolare caratteristica dei dati di poter essere compresi, analizzati e utilizzati anche indipendentemente dai sistemi digitali, di essere cioè “prossimi” all’esperienza quotidiana di utenti non esperti, di possedere caratteristiche immediatamente descrivibili e riconoscibili anche senza l’utilizzo di un linguaggio specialistico.

Con questo obiettivo il seminario farà riferimento al libro “I dati digitali. Guida per un uso consapevole” frutto di una originale esperienza didattica, la “Scuola Pop sui Dati Digitali”, organizzata dal Centro per la Riforma dello Stato e dal Forum Disuguaglianze e Diversità alla quale hanno partecipato attivamente operatori delle associazioni di cittadinanza, militanti politici e sindacali, insegnanti.

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