INTRODUZIONEIl pensiero femminista sul diritto si è sviluppato, tra le varie traiettorie di pensiero, da una parte intorno alla questione del soggetto di diritto/dei diritti (Pitch, 1993, p. 65) e, dall’altra, sulla potenzialità del ragionamento giuridico quale strumento di costruzione di una soggettività autentica.Nel tempo le questioni sollevate dalle riflessioni femministe sono state sempre più radicali e hanno riguardato il rapporto tra diritto e giustizia: cosa è la giustizia e quali sono i valori che il diritto moderno assume e incorpora.Non si può tacere, però, che tale radicalità di riflessione è stata resa possibile, come emerge dalla lettura dei contributi raccolti nello storico numero di Democrazia e diritto intitolato significativamente «Diritto sessuato?» del 1993 e poi nel 1996, all’indomani dell’entrata in vigore della legge in materia di violenza sessuale, nel numero 1, intitolato «La legge e il corpo», solo lottando «attraverso» il diritto per ottenere l’accesso ai diritti, l’estensione dei diritti a tutti/tutte e l’abrogazione di norme discriminatorie insieme alla promozione della parità sostanziale.La finalità di porsi quale contrappeso agli squilibri derivanti dal monopolio maschile della produzione giuridica e quella di individuare una risposta pratica agli obiettivi politici delle donne sono però ancora in un regime di coesistenza complessa e scomoda e ciò per le studiose di diritto, per le donne che in ampia misura oggi partecipano all’attività legislativa in quanto parlamentari, per le giuriste che praticano il diritto come avvocate e per coloro che sono chiamate ad applicare e interpretare la legge in quanto magistrate. Medesime contraddizioni vivono le donne che direttamente per la loro esperienza di vita accedono alla giustizia, civile, penale e amministrativa per affermare la propria libertà e poter esercitare pienamente diritti violati.
OBIETTIVI E METODOLOGIAIl ciclo di seminari di studio promosso dal Centro per la riforma dello Stato e l’associazione Differenza Donna ONG si propone di indagare, partendo dalla ricostruzione di casi giurisprudenziali significativi, la misura della trasformazione prodotta dalla presenza attiva delle donne nelle aule giudiziarie.Materia per materia, partendo dalla questione della violenza degli uomini contro le donne e gli istituti giuridici predisposti, si propone una riflessione sull’adeguatezza degli strumenti giuridici esistenti nonché sulle prassi applicative e le questioni socio-culturali che indeboliscono l’efficacia delle leggi e ne favoriscono un’interpretazione contraria a quelle istanze di libertà e di affermazione di soggettività autodeterminate che hanno portato le donne a sostenere di volta in volta la produzione legislativa o ad agire nella dinamica processuale al fine di renderla a misura anche delle donne, facendo emergere la falsa neutralità del sistema normativo e processuale e producendo diritto «nuovo».I seminari saranno quindi strutturati tematicamente a partire da un caso giurisprudenziale significativo, oggetto di analisi e commento da parte delle relatrici e di discussione con i partecipanti.I seminari si propongono al contempo anche come momento di diffusione delle prospettive femministe sul diritto e la giustizia, pertanto sarà favorita la partecipazione di studiosi/e del diritto, avvocatura e magistratura, dottorandi e studenti di giurisprudenza, scienze politiche e scienze sociali, filosofia, ciò anche in attuazione delle raccomandazioni internazionali all’Italia, da ultimo il Comitato CEDAW (luglio 2017). Per favorire ciò ogni seminario sarà accreditato come evento formativo con crediti riconosciuti dagli ordini professionali e con dipartimenti universitari.Comitato scientifico: Maria Luisa Boccia, Tamar Pitch, Bianca Pomeranzi, Grazia Zuffa, Ilaria Boiano, Teresa Manente, Maria Palazzesi, Elisa Ercoli, Anna Simone
Modalità di iscrizione. La domanda di iscrizione dovrà pervenire entro il 20 Ottobre 2017 ore 12,00 tramite mail all’indirizzo: accessoallagiustizia.crs.dd@gmail.comPer la partecipazione all’intero ciclo di seminari è previsto un contributo di euro 150,00 da versare al primo seminario. Per la partecipazione ai singoli seminari è previsto un contributo di euro 30,00.I seminari si svolgeranno in orario pomeridiano dalle 16,00 alle 19,00 presso la FONDAZIONE BASSO, VIA DELLA DOGANA VECCHIA, 5 – ROMA
PROGRAMMA – Qui il PDF
I. Seminario introduttivo (27 ottobre 2017)CoordinamentoMaria Luisa Boccia, presidente Centro Riforma dello StatoElisa Ercoli, presidente Assoc. Differenza DonnaPresentazione del progettoIlaria Boiano, avvocata Assoc. Differenza DonnaDiritto/diritti/giustizia e pensiero femministaAnna Simone, ricercatrice Dipartimento di Scienze Politiche, Università di Roma 3Soggetti di diritto/soggettività a partire dall’esperienza del diritto internazionaleBianca Pomeranzi, già componente del Comitato CEDAW e Senior Gender Advisor dell’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppoFemminismo punitivo: riflessioni critiche intorno al dirittoTamar Pitch, ordinaria di filosofia del diritto, Università di Perugia
II. Violenza sessista (23 novembre 2017)CoordinamentoTeresa Manente, avvocata penalista responsabile dell’ufficio legale Assoc. Differenza DonnaInterverrannoLoredana De Rosa, psicologa, assoc. Differenza Donna, già responsabile del Centro antiviolenza di Villa Pamphilij – Regione LazioFederica Resta, funzionaria presso l’Autorità garante per la privacy, dottore di ricerca in diritto penaleMaria Monteleone, proc. aggiunta a capo del pool antiviolenza, Procura della Repubblica presso il Tribunale penale di RomaMarisa Mosetti, giudice sezione specializzata in reati di violenza alla persona, Tribunale di Roma
III. Costruzione sociale e giuridica della genitorialità (14 dicembre 2017)CoordinamentoGrazia Zuffa, psicologa e psicoterapeuta, componente del Comitato Nazionale di BioeticaInterverrannoAntonella Anselmo, avvocata Studio legale LemmeGabriella Petti, ricercatrice Sociologia della devianza, Università di GenovaEmanuela Origlia, avvocata assoc. Giuriste in genereMaria Grazia Giammarinaro, giudice del Tribunale di Roma
IV. La genitorialità nelle situazioni di violenza (19 gennaio 2018)CoordinamentoMilli Virgilio, docente di diritto penale, Università di BolognaInterverrannoMarinella Mariotti, educatrice assoc. Differenza Donna, responsabile del Centro antiviolenza Maree di Roma città metropolitanaSimona Napolitani, avvocata responsabile settore civile assoc. Differenza DonnaFranca Mangano, presidente sezione Famiglia Tribunale civile di Roma
V. Lavoro, diritti economici e sociali (16 febbraio 2018)CoordinamentoBianca PomeranziInterverrannoCristina Morini, giornalista, saggista, ricercatrice indipendenteStefania Scarponi, ordinaria di Diritto del lavoro e docente di Diritto e Genere, Università di TrentoChiara Colasurdo, giurista giuslavorista componente di LavoroVivo, laboratorio di diritto applicatoPapi Bronzini, magistrato e consigliere presso la Corte di appello Roma sez. lavoro, membro del Comitato scientifico della Fondazione Basso
VI. Rapporti di potere nelle relazioni familiari ed affettive (23 marzo 2018)CoordinamentoMaria Luisa BocciaInterverrannoLinda Laura Sabbadini, statistica, dirigente IstatViviana Straccia, avvocata Giuriste in genereMaria Rosaria Marella, ordinaria di diritto civile, Università di PerugiaCecilia D’Elia, coordinatrice Cabina di regia per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne
VII. La condizione delle donne detenute (20 aprile 2018)CoordinamentoTamar PitchInterverranoStefano Anastasia, garante delle persone private della libertà della Regione LazioIda Del Grosso, direttrice della casa circondariale Rebibbia femminileMarina Graziosi, assoc. AntigoneGiorgia Serughetti, assegnista di ricerca dipartimento di sociologia, Università Milano Bicocca
VIII. Seminario conclusivo (18 maggio 2018)Maria Luisa Boccia e Teresa Manentedialogano conGabriella Luccioli, giudice della Corte di CassazionePaola Di Nicola, giudice del Tribunale penale di RomaSilvia Niccolai, ordinaria di diritto costituzionale, Università di Cagliari
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