Accesso alla giustizia delle donne

Organizzazione e contatti

Comitato scientifico: Maria Luisa Boccia, Tamar Pitch, Bianca Pomeranzi, Grazia Zuffa, Ilaria Boiano, Teresa Manente, Maria Palazzesi, Elisa Ercoli, Anna Simone.

Durata: 2017 - in corso

Contatti: accessoallagiustizia.crs.dd@gmail.com

Il pensiero femminista sul diritto prende le mosse dalla constatazione di una duplice assenza. La prima è quella del corpo del soggetto universale di diritto/diritti; neutro nell’enunciato, ma nel costrutto storico-normativo uomo, bianco, proprietario. L’altra assenza è quella della soggettività femminile. Le donne sono presenti solo come “eccezione” che va regolata, e non come soggetto ma come corpo. Assumere le donne come soggetti e non oggetto del diritto investe, criticamente, il rapporto tra diritto e giustizia, i valori che il diritto moderno assume e incorpora.

La scuola politica “Accesso alla giustizia delle donne” si propone di farlo ancorando l’elaborazione teorica all’individuazione delle risposte che il diritto può fornire alle esigenze di giustizia delle donne: dall’abrogazione di norme discriminatorie, all’estensione dei diritti, alle nuove forme di convivenza tra i sessi. È un impegno che coinvolge studiose del diritto, legislatrici, avvocate, magistrate, operatrici dei servizi e dei centri di donne. Ma le prime a vivere contraddizioni ed ingiustizie sono le donne che accedono alla giustizia, civile, penale e amministrativa, per affermare la propria libertà ed esercitare pienamente diritti violati.

I corsi prevedono un ciclo di seminari di studio, semestrali o annuali, su un tema o su temi affini. Ognuno dei quali si propone di indagare, partendo dall’analisi e commento di casi giurisprudenziali significativi, quali questioni, e quali trasformazioni, ha prodotto la presenza delle donne nelle aule giudiziarie. Contribuendo, al contempo, ad arricchire e diffondere la prospettiva femminista sul diritto e sulla giustizia, grazie alla partecipazione di studiosi/e del diritto, di avvocati/e e magistrati/e, dottorandi/e e studenti di giurisprudenza, scienze politiche e scienze sociali, filosofia.

Il programma 2019-2020, è dedicato a due questioni che sono al centro, non solo in Italia, del conflitto politico sulla libertà femminile: il rilancio della famiglia patriarcale, in versione “paritaria”, e l’attacco all’aborto. A causa della pandemia si sono svolti solo i seminari della prima parte.

Famiglie – I sessione L’ideologia della bigenitorialità; II sessione Il superiore interesse del minore e le sue strumentalizzazioni reazionarie; III sessione Le forme della genitorialità.

La seconda parte è prevista nel 2021, tra aprile e giugno.

Aborto –I sessione L’aborto in Italia: una questione politica ancora aperta; II sessione Le forme contemporanee di controllo della salute sessuale e riproduttiva delle donne; III sessione- Strategie di erosione dell’accesso all’aborto e pratiche femministe di resistenza.