La larga vittoria di Trump nel voto popolare è il segnale che la maggioranza a base demografica immaginata dagli ideologhi democratici non esiste più. A sostituirla una ben più pericolosa maggioranza repubblicana dominata dall’autoritarismo, dai soldi, dal disprezzo per i più deboli, per le donne e per le minoranze.
Per timore di non scontentare una parte dell’elettorato e un piccolo ma strategico alleato, gli Stati Uniti non sono in grado di condizionare le decisioni di Israele e fermare la guerra asimmetrica che infuoca il Medio Oriente. È il classico esempio di come talvolta in politica internazionale non sia il cane a muovere la coda, ma la coda a muovere il cane.
