Costanza Geddes da Filicaia il 15 Dicembre 2017 alle 21:53 Rispondi Gentilissima, mi perdoni ma credo che il suo ragionamento sia posto veramente male e con degli aspetti di grave illogicità. Io, contrarissima sempre e comunque alla pena di morte, sono altrettanto contraria all’abolizione dell’ergastolo. Ma non per il fatto che, come postula e contesta lei, tanto di fatto non esiste quasi più (se fosse questa la ragione, sarebbe nel giusto lei a chiedere l’abolizione anche di diritto di una cosa che non esiste più nei fatti). L’ergastolo è invece sommamente opportuno perché lascia allo Stato di riservarsi la possibilità, che altrimenti non ci sarebbe, di valutare il comportamento dell’ergastoksno e di scarcerarlo in tempi relativamente brevi se si redime e invece di trattenerlo in carcere a tempo indeterminato, cioè finché non si ravvede e non è più pericoloso socialmente, al fine di tutelare la società, se questo ravvedimento palesemente non avviene. Mi spiego meglio:se l’ergastolo non esistesse e la pena massima fosse cinquant’anni, un ventenne che avesse torturato e ucciso cinque bambini uscirebbe di carcere a cinquant’anni potendo tranquillamente proclamare ai quattro venti che è contento di quello che ha fatto e dichiarando che lo rifarà appena possibile. Con l’ergastolo, se quel ventenne farà così non uscirà (o almeno si può sperare che non esca…)a cinquant’anni. Egli potrà invece uscire non solo a cinquant’anni ma ben prima (agli ergastolani con buona condotta viene concesso il lavoro esterno dopo dieci anni) se dimostrerà di essersi redento e di non essere più un pericolo per la società. Insomma, proprio quello che la costituzione prescrive! In questo senso, mi è del tutto oscuro perché lei scrive che gli ergastolani non hanno speranza. Non sanno forse, gli ergastolani, che per uscire dal carcere relativamente in breve (relativamente. D’altronde sono colpevoli di omicidio volontario mica di furto di polli…) devono tenere un comportamento corretto e mostrare di essere cambiati e migliorati? E non è questo il miglior incentivo per sperare e darsi da fare?