Le capacità dei nuovi automi linguistici sono impressionanti, e su di esse si è scatenata una “corsa all’oro” da parte delle grandi multinazionali informatiche. Ma anche le comunità “aperte”, sia accademiche sia dell’industria di nicchia, sono al lavoro per sottrarre questi sistemi al monopolio e abilitare modelli decentralizzati di sviluppo. L’obiettivo non è solo quello della riduzione della “forza lavoro” umana in alcune attività cognitive, ma anche quello di sviluppare applicazioni e servizi che non sarebbero possibili senza l’impiego di queste capacità, inclusi sistemi socialmente utili. I “Large Language Model” dunque sono qui per restare, e oggi si discute su come governarne lo sviluppo e il dispiegamento, sempre che una governance sia in effetti possibile.
L’incontro è il quarto di un ciclo di quattro conversazioni dedicate a “L’intelligenza artificiale che genera testi e che predice”: https://centroriformastato.it/iniziativa/lintelligenza-artificiale-che-genera-testi-e-che-predice-il-futuro/
Guido Vetere è professore straordinario presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi e co-fondatore di una startup di Intelligenza Artificiale. Ha diretto il Centro di Studi Avanzati IBM Italia conducendo ricerche e progetti internazionali nell’area della rappresentazione della conoscenza e del linguaggio naturale. Ha conseguito la laurea in Filosofia del Linguaggio all’Università Sapienza di Roma sotto la guida di Tullio De Mauro, con cui in seguito ha lungamente collaborato. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche in conferenze e riviste internazionali, collabora col Sole 24 Ore, il manifesto e altre testate per approfondimenti di cultura tecnologica.
Per chi, pur interessato, non potrà partecipare di persona è prevista la possibilità di seguire l’incontro collegandosi tramite il seguente link: https://us02web.zoom.us/j/82978863592
Qui la locandina
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