È in corso, a livello internazionale, un confronto attorno alla riforma delle politiche globali sulle droghe. Un vasto schieramento trasversale invoca una radicale inversione di passo a partire dagli esiti fallimentari delle attuali politiche internazionali guidate dalle Convenzioni delle Nazioni Unite sulle sostanze psicoattive: non solo non è stato raggiunto l’obbiettivo dell’eliminazione (o della riduzione) dell’offerta di droga, ma l’approccio ideologico della “guerra o lotta alla droga” sta minando la democrazia in molti paesi e ha condotto al non rispetto di diritti umani.
Fra i riflessi di tale approccio ideologico, c’è una carenza nella valutazione delle politiche messe in campo, a livello globale ma anche a livello dei singoli paesi.
Per tale ragione, molte realtà della società civile internazionale e della ricerca indipendente, oltre ad alcuni stati membri delle Nazioni Unite, sono oggi protagonisti di una sorta di “movimento degli indicatori”, che chiede una nuova attenzione alla valutazione delle politiche pubbliche: ciò significa aprire un dibattito sulle alternative politiche in campo, chiarire gli obiettivi rispetto alle scelte, individuare le “conseguenze indesiderate” delle politiche messe in campo. Tale svolta “pragmatica” include tanto criteri scientifici e di evidenza rispetto al raggiungimento degli obiettivi prefissati, quanto una rigorosa verifica del rispetto dei diritti umani.
Anche in Italia il tema è all’ordine del giorno e accompagna il movimento per la riforma delle politiche nazionali delle droghe, ma interessa più in generale la riforma della politica. Infatti, la deriva ideologica in tema di droga è stata facilitata da una carenza più generale in tema di valutazione di impatto e di outcome delle politiche pubbliche. Si pensi ai casi significativi della (mancata) valutazione degli indirizzi in tema di attuazione del SSN, o delle politiche in tema di migranti, per non dire delle politiche penali in generale.
Restando nel campo delle droghe, gli stessi strumenti di rilevazione, monitoraggio e analisi del fenomeno e delle risposte al fenomeno a disposizione della politica (a cominciare dalla Relazione annuale al Parlamento curata dal Dipartimento Nazionale Antidroga) sono del tutto carenti. Con fatica e scarsità di risorse, la ricerca indipendente cerca di supplire a questo vuoto.
La questione di quale ricerca sia necessaria all’innovazione delle politiche – innovazione irrinunciabile, anche in considerazione di quanto il fenomeno dei consumi di droghe sia cangiante e mutevole – è diventata pertanto un tema cruciale anche nell’agenda di movimenti e associazioni della società civile che sono attivi nei campi della ricerca, dell’advocacy e della riforma delle politiche.
Nel quadro del Progetto europeo “Research challenges. Towards a new involvement of Civil Society Organizationsin promoting comprehensive drug research and in evaluating drug policies”, Forum Droghe – nell’ambito delle attività del Civil Society Forum on Drugs della Commissione Europea – ha promosso, in collaborazione con Società della Ragione, un percorso di riflessione e proposta su quale ricerca sia necessaria per la valutazione delle politiche sulle droghe. Il percorso ha coinvolto in due diversi panel un gruppo di ricercatori indipendenti e rappresentanti dell’associazionismo, degli operatori e delle persone che usano droghe.
Il presente incontro intende offrire l’opportunità di un confronto con interlocutori politici, a livello nazionale e regionale: un dialogo politico in cui conoscenze, competenze e proposte possano contribuire allo sviluppo di una “cultura della valutazione” finalizzata all’innovazione delle politiche.Nel corso dell’incontro saranno portati gli stimoli emersi dai due panel nazionali, input dalla ricerca indipendente, aggiornamenti sullo scenario internazionale nel merito della ricerca per la valutazione.
Interverranno fra gli altri: Sen. Gianni Pittella, Maria Luisa Boccia, Claudio Cippitelli, Franco Corleone, Leonardo Fiorentini, Patrizia Meringolo, Marco Perduca, Susanna Ronconi, Marco Rossi, Stefano Vecchio, Grazia Zuffa.
Sono stati invitati Parlamentari e rappresentanti del Governo.L’incontro si inserisce nelle attività del “Cantiere” verso la Conferenza nazionale sulle droghe promossa dalla rete delle Associazioni per le Riforma delle politiche sulle droghe, che si terrà a Milano, 31 gennaio – 1° febbraio 2020, www.fuoriluogo.it
Tra i materiali preparatori segnaliamo il Nono Libro Bianco sulle Droghe, reperibile su http://www.forumdroghe.it/ e su https://www.societadellaragione.it/2019/06/26/decimo-libro-bianco-30-anni-di-war-on-drugs/, l’European Drug Report 2018, reperibile su http://www.emcdda.europa.eu/edr2018_en; il recente report di IDPC, Taking stock of a decade of drug policy, https://idpc.net/publications/2018/10/taking-stock-a-decade-of-drug-policy-a-civil-society-shadow-reportSi ricorda che per accedere al Senato è obbligatoria l’iscrizione entro le ore 12 del 4 ottobre 2019 attraverso il form: https://forms.gle/Tz2J1z6XA8BeivxT6
L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.Qui il PDF
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