Marco Chistolini il 23 Novembre 2016 alle 23:12 Rispondi Mi sembrano tutti argomento costruiti per sostenere una posizione aprioristicamente contraria.
Roberta Calvano il 25 Ottobre 2016 alle 12:23 Rispondi La sintesi necessaria per riassumere in dieci punti mi ha impedito di chiarire tutto bene…quindi la ringrazio dell’occasione che mi dà per farlo qui. La questione del rischio di approfondire il divario tra nord e sud deriva dall’attribuzione dei seggi in senato: molti alle regioni del nord più grandi e popolose, a fronte di una certa sottorappresentazione delle regioni economicamente più svantaggiate e meno popolose. Da questo punto di vista la tabella elaborata dal servizio studi della camera su come verrebbero distribuiti i seggi è molto eloquente (se riesco proverò a postarla qui sotto). Per quanto concerne gli atti Ue, l’estromissione del Senato dal circuito fiduciario potrà far si che lo stesso si contrapponga alla Camera in fase di approvazione della legge europea o di delegazione europea, o delle altre leggi, senza che possa essere posta dal Governo la questione di fiducia che oggi “riporta all’ordine” la maggioranza nei due rami del Parlamento. Non dimentichi che è altamente probabile che Senato e Camera del post-riforma abbiano maggioranze diverse, ed anzi questo è ad oggi quasi certo per la prima legislatura successiva all’eventuale entrata in vigore della riforma
Francesco Montuori il 25 Ottobre 2016 alle 11:56 Rispondi Riforme “barocche e farraginose”? Il barocco è stata una cultura che ha permesso un grande sviluppo della conoscenza e delle arti!
Roberta Calvano il 25 Ottobre 2016 alle 16:26 Rispondi Certo il barocco nell’arte può essere meraviglioso e ne abbiamo tanti esempi …negli atti normativi diciamo che funziona un po’ meno bene….
Carla Di Napoli il 25 Novembre 2016 alle 16:47 Rispondi Le nuove norme sono effettivamente sia barocche che farraginose. E si comprende che il barocco nell’arte qui non c’entra molto, a me che non ci si voglia riferire alle mille sovrastrutture messe in campo nel ddl targato Pd, che servono solo a confondere l’elettore (come il barocco artistico serviva a stupire gli uomini fino allo stordimento), il quale rischia in questo modo di apporre un Sì senza volere quei contenuti.
nonunacosaseria il 24 Ottobre 2016 alle 09:54 Rispondi Premesso che anch’io voterò no, le chiedo due chiarimenti. 1. Per quale motivo si approfondirebbe il divario tra Regioni del nord e Regioni del sud? 2. Lei scrive che verrà affidato al Senato l’attuazione dei numerosissimi atti adottati dalla Ue. Ora, non so se si riferisce alla previsione del nuovo art. 71 Cost. in cui si dice che il Senato ha competenza su “le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea”: in tal caso, il riferimento sono i due atti tecnici della “legge di delegazione europea” (che deve essere presentata ogni anno entro il 28 febbraio) e la “legge europea” (eventualmente, presentata successivamente). Non mi pare un gran problema, come non lo è stato in questi anni.