Il 4 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di legge per il mercato e la concorrenza, uno dei principali impegni di riforma che sono previsti dal PNRR.
All’articolo 6 di questo Disegno di legge sono previste norme che riguardano i servizi pubblici locali.
Come ha scritto Marco Bersani queste norme “ribaltano a 360 gradi la funzione dei Comuni e il ruolo di garanzia dei diritti svolto storicamente dai servizi pubblici locali, il ddl Concorrenza (par. a) pone la gestione dei servizi pubblici locali come competenza esclusiva dello Stato da esercitare nel rispetto della tutela della concorrenza. E ne separa (par. b) le funzioni di gestione da quelle di controllo.
Mentre all’affidatario privato viene richiesta una relazione annuale sui dati di qualità del servizio e sugli investimenti effettuati, ecco il tour de force che deve affrontare il Comune che scelga di gestire in proprio un servizio pubblico locale: dovrà produrre “una motivazione anticipata e qualificata che dia conto delle ragioni che giustificano il mancato ricorso al mercato” (par. f); dovrà tempestivamente trasmetterla all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (par.g); dovrà prevedere sistemi di monitoraggio dei costi (par. i); dovrà procedere alla revisione periodica delle ragioni per le quali ha scelto l’autoproduzione.
Per chiedere la modifica del Disegno di legge il Consiglio comunale di Bologna ha approvato il seguente ordine del giorno presentato dal consigliere Detjon Begaj.
ORDINE DEL GIORNO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA
Oggetto: no all’art. 6 del “ddl concorrenza”
premesso che:
considerato che:
visto:
rilevato che:
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
Il Consigliere
DETJON BEGAJ
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