Roberto Ripamonti il 16 Novembre 2017 alle 06:49 Rispondi Mi domando se l’essere parte di un corpo in crisi permetta la lettura di se stessi nel suo caratterizzarsi. Il prodotto, la sua costituzione e le forme della sua rappresentazione sembrano un tutt’uno . L’informazione e la forma trovano nuove sintesi, non rappresentabili in verità critica ma in funzione anti classe. La crisi sembra trasformazione delle forme del dominio prima che di dominio…:degenerazione burocratica o maturazione e putrescenza delle caratteristiche della rappresentazione culturale e del suo volto intellettuale/espressivo? Ho avuto la fortuna di avere scambiato brevi attimi con Riccardo Terzi e ,mi è parso , cercasse i volti possibili , veri, esistenti, da cui riprendere un processo di identificazione , di soggettività politiche che esigono e po gono valorizzazione e prospettive di classe .