A Roma, in vista delle prossime elezioni comunali di ottobre, si è iniziato un percorso per dar vita ad una lista unitaria della sinistra dentro la coalizione progressista. Sulla base di un appello firmato da esponenti politici, dell’associazionismo, della cultura è stato promosso il 9 giugno scorso un incontro cittadino che ha avviato questo percorso.

Ci muove la consapevolezza che la città vive una situazione di declino che la pandemia ha aggravato; che da questa situazione se ne può uscire in meglio se giustizia sociale e ambientale diventano la bussola per ripensare modello urbano, sviluppo economico, qualità della vità.

Per farlo serve dare voce e forza a quelle tante energie presenti in città senza le quali non c’è cambiamento. Superando la frammentazione dei soggetti politici a sinistra del PD, mescolando politica, società, cultura, competenze e pratiche. Perchè nessuno è autosufficiente.

Per questo, dando seguito all’incontro cittadino, nelle prossime settimane daremo vita ad occasioni di confronto su quei temi che sono per noi distintivi di una lista di sinistra: diritto all’abitare e patrimonio; la città che cura; transizione ecologica e beni comuni; lavoro ed economia; innovazione, cultura e ricerca. Incontri in cui coinvolgere nella definizione del programma quelle tante realtà e competenze che sui quei temi lavorano producendo saperi e pratiche. Un lavoro di elaborazione programmatica per portare un punto di vista autonomo di una sinistra ecologista, femminista, civica, del lavoro, che si pone la sfida del governo. Per poi arrivare ai primi di luglio a raccogliere questo impegno programmatico dando un nome e un simbolo alla lista.

Da Roma vogliamo mandare il messaggio di una sinistra in grado di coniugare la radicalità delle scelte con l’unità, altrimenti si è condannati all’irrilevanza e non siamo utili a chi diciamo di voler rappresentare.