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Gli effetti dell’invasione russa dell’Ucraina sono stati devastanti: morte, distruzione e milioni di persone costrette a fuggire dalle loro case. Con l’intensificarsi della guerra, cresce il rischio di annientamento nucleare. Le conseguenze sociali ed economiche di questa guerra si fanno già sentire in Ucraina, in Russia e in tutto il mondo.

Per tutte queste ragioni, i partiti, le organizzazioni e gli individui sottoscritti chiedono:

Pace

Chiediamo un immediato cessate il fuoco e sosteniamo i negoziati per una pace piena e duratura. Le Nazioni Unite e gli altri organismi internazionali competenti dovrebbero essere pronti a garantire qualsiasi accordo.

Il presidente Zelensky ha delineato le due condizioni più essenziali per la pace: che le truppe russe invasori debbano ritirarsi dall’Ucraina e l’Ucraina diventi un paese neutrale. Esortiamo i governi e i media a mettere da parte ogni linguaggio belligerante e a promuovere e rafforzare il dialogo su questa base. L’escalation porterà solo a più spargimenti di sangue, spostamenti e danni economici inflitti a persone innocenti.

Asilo

Dobbiamo mostrare ospitalità e umanità a tutti coloro che fuggono dalla guerra con una politica di asilo che non sia condizionata dal paese di origine. È responsabilità dei governi e delle autorità pubbliche proteggere e garantire i diritti umani.

Sollecitiamo la protezione di tutti i civili che fuggono o rimangono nelle loro case, evacuazioni attraverso corridoi umanitari e garanzie di cibo e assistenza sanitaria.

Soccorso e ricostruzione

L’Ucraina avrà bisogno di sostegno per la ricostruzione. Chiediamo alle istituzioni internazionali di eliminare il debito dell’Ucraina e di impegnare risorse per sostenere lo sviluppo nazionale e popolare del paese.

Dobbiamo anche proteggere le persone dei paesi non combattenti che affrontano le conseguenze economiche di questa guerra, che sono destinate ad aumentare. Chiediamo ai governi di sostenere il tenore di vita, garantire i diritti sociali a tutti i cittadini e ridurre le disuguaglianze. È ora che le grandi fortune e le grandi imprese contribuiscano equamente alla società, affinché i redditi e i corpi della stragrande maggioranza non siano, ancora una volta, gravati dal costo di questa crisi.

Primi firmatari

  • Noam Chomsky, linguista, filosofo, politologo e attivista statunitense
  • Rafael Poch de Feliu, giornalista ed esperto di politica internazionale
  • Ione Belarra, Segretaria Generale di Podemos
  • Jeremy Corbyn, ex segretario del Partito laburista britannico
  • Federico Mayor Zaragoza, presidente della Fundación Cultura de Paz ed ex-direttore generale dell’UNESCO
  • Catarina Martins, coordinatrice nazionale del Bloco de Esquerda
  • Luigi De Magistris, ex-sindaco di Napoli
  • María Villellas, ricercatrice presso la Escola de Cultura de Pau-Universitat Autònoma de Barcelona
  • Pablo Iglesias, presidente dell’Instituto república y democracia
  • Vicenç Navarro, medico, sociologo e politologo, esperto di economia politica
  • Declan Kearney, segretario generale del Sinn Fein
  • Boaventura de Sousa Santos, intellettuale e dottore in Sociologia del diritto presso l’Università di Yale
  • Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana
  • Ertuğrul Kürkçü, presidente onorario dell’HDP
  • Yanis Varoufakis, economista ed ex ministro delle Finanze della Grecia
  • Rafael Correa, ex-presidente dell’Ecuador
  • Zarah Sultana, deputata del Partito laborista britannico
  • Luis Fazenda, segretario internazionale del Bloco de Esquerda
  • John Brady, portavoce per gli affari esteri del Sinn Fein
  • John McDonnell, deputato del Partido laborista britannico
  • Pere Ortega, ricercatore e attivista per la cultura della pace
  • Julio Rodríguez, ex-capo di Stato maggiore della Difesa spagnolo
  • Idoia Villanueva, eurodeputata e segretaria internazionale di Podemos
  • Xavier Domènech, professore di storia presso la UAB-Universitat Autònoma de Barcelona

2 commenti a “Ucraina. Pace ora!”

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