Rispondere alla domanda “chi vince?” è spesso difficile di fronte a sfide politiche dell’immediato presente. E non c’è bisogno di riesumare la polemica popperiana contro lo storicismo per rendersi conto delle limitate capacità predittive delle scienze sociali. Senza scomodare illustri distinzioni tra previsioni e profezie, basti ricordare come il compito degli analisti della politica sia più la spiegazione di eventi trascorsi che non la divinazione di avvenimenti futuri, attività più consona agli aruspici o agli astrologi.
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