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Pubblicato il 8 Aprile 2022
  • Spesso, nella pubblicistica e nel dibattito corrente, la crisi ecologica è ricondotta al “feticismo del Pil”, vale a dire all’imperativo di aumentare quanto più possibile l’output dell’attività economica (misurato ai prezzi di mercato). Corretto: il legame è senz’altro pertinente e la sua denuncia riveste moltissima importanza. Al tempo stesso, si tratta di un approccio ancora insufficiente: possiamo considerarlo una specie di ‘grado zero’ della critica, al di là del quale restano da fare cospicui passi avanti. In due direzioni.
  • La prima è di carattere politico, perché bisogna dire a chiare lettere che ‘dietro’ il Pil – un aggregato di contabilità nazionale relativamente asettico, sui cui limiti di significatività esiste ormai larghissimo consenso – c’è l’ordinamento capitalistico delle attività economiche. Diversamente, il fatto che il tasso di aumento del Pil sia oggetto di perenni sforzi di massimizzazione (appunto l’assillo della crescita) sarebbe del tutto incomprensibile: la ragione sta precisamente nel ‘programma fondamentale’ di un’economia internamente governata dal demone dell’accumulazione, incessantemente ordinata alla valorizzazione del valore.
  • La seconda è di carattere analitico, perché il Pil si misura in denaro, ma quello che conta, di nuovo, è quello che c’è dietro, vale a dire i flussi di materia e di energia incorporati nei beni e nei servizi che entrano nel calcolo ai prezzi di mercato. Di tali flussi, i sistemi di contabilità nazionale non forniscono alcuna rappresentazione esplicita: per conseguenza, la loro ricostruzione e l’analisi dei loro rapporti con i processi di valorizzazione del valore (se si vuole, la questione dell’‘estrattivismo’) sono tra le frontiere più avanzate della ricerca intorno al nesso di economia e ambiente.
  • In estrema sintesi, a costo di un minimo di semplificazione, l’ecologia politica che vogliamo coltivare è una parte, cruciale, della critica del capitalismo – meglio, un punto di vista critico su quest’ultimo, forse il più stringente.

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