Nella mia comunicazione vorrei mettere in questione il dualismo natura/cultura – sotto molti aspetti, fondante la civiltà occidentale – nel segno di quel processo di lunga durata che possiamo definire come urbanizzazione del mondo. È un fatto che ormai più della metà della popolazione mondiale vive nelle città, cioè nelle megalopoli contemporanee, e una delle conseguenze di questo fenomeno inedito nella vicenda dell’umanità è che la natura – a cominciare dalla campagna, in quanto natura modificata dagli esseri umani – è in larga misura ripresa all’interno delle stesse megalopoli. Siamo al punto in cui, per una sorta di collasso interno, la distinzione tra la natura e la cultura non tiene più: dobbiamo perciò modificare il punto di vista, pensando noi stessi come esseri fino in fondo naturali, e la natura come facente parte a tutti gli effetti della cultura.
Rino Genovese
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