Lunedì 14 novembre alle ore 16:30, nella Sala conferenze della Fondazione Basso, l’evento pubblico di presentazione delle attività culturali previste nel progetto “Ingrao Vivo: memoria e prospettiva“, promosso con il finanziamento della Regione Lazio.
Obiettivo dell’iniziativa è promuovere il lavoro che la Fondazione CRS-Archivio Ingrao sta svolgendo e intende svolgere nei prossimi mesi a supporto della valorizzazione del proprio patrimonio documentale, attraverso forme tradizionali e innovative, dalle pagine cartacee dei libri e dei documenti a quelle immateriali della digital library e della piattaforma elaborata con il supporto tecnico della Fondazione RCM – Rete Civica di Milano.
Più in generale, l’incontro è l’occasione per discutere del lascito politico, intellettuale e morale della figura di Pietro Ingrao stimolando un discorso sull’importanza di abbandonare una concezione statica e retrospettiva del ricordo, in favore di un approccio in grado di rendere vivida nel quotidiano la testimonianza di un periodo fondamentale nella storia del movimento operaio e del nostro Paese. Uscire dalle secche della mera memorialistica è necessario, e farlo significa lavorare per la condivisione più ampia possibile di idee e ed esperienze risalenti a una stagione che pare irrimediabilmente cristallizzata nel passato, e che invece può essere ancora fervida di esempi di lotta e di analisi da “coniugare al presente”. In questo senso, parleremo della vocazione di un centro studi “della sinistra” in un mondo, come quello odierno, in cui la sinistra è sempre più smarrita e parla con voce flebile, spossessata dei propri punti cardinali e quindi in balìa delle forze convergenti del neoliberalismo e del nazionalismo, nella sfera della cultura come in quella della prassi politica.
Introduce Nicola Genga, direttore dell’associazione CRS.
Relatore dell’evento è Alberto Olivetti, responsabile dell’archivio Ingrao.
Gli studiosi, i militanti, gli interessati e la cittadinanza tutta sono invitati a partecipare.
ingrao-vivo-locandina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *