bilancioL’economia occupa il Parlamento? Sembrerebbe di sì almeno a giudicare da come sono andate le cose negli ultimi anni: in passato il periodo dedicato all’esame dei provvedimenti economici era la sessione di bilancio nell’autunno-inverno di ogni anno. Ma ormai, in modo più o meno strisciante, da almeno tre anni provvedimenti fiscali o di correzione dei conti pubblici arrivano regolarmente prima dell’estate (come la manovra-bis del luglio del 2004). Senza contare il provvedimento sulla competitività, che ormai prevede più di 60 articoli, investe entrate e uscite, e come una Finanziaria di primavera.

Ma il ruolo del Parlamento e dei suoi uffici nel dibattito economico del paese si estende di giorno in giorno: di questo fenomeno dà conto in modo efficace Marcello Degni, consigliere parlamentare e docente a Pisa, nel libro La decisione di bilancio nel sistema maggioritario, pubblicato dalla Ediesse. Con il maggioritario infatti la tentazione di far passare norme e provvedimenti che investono la vita di tutti, senza ricercare alcuna mediazione con le opposizioni, si fa più forte. Come arginarla? Con un ruolo di garanzia del Parlamento e dei suoi Servizi economici che, sulla scia di quanto accade negli Stati Uniti, in futuro dovrà essere inevitabilmente arricchito. Un processo in cui l’opinione pubblica potrà beneficiare contribuendo ad alimentare la trasparenza dei conti pubblici.

Roberto Petrini Repubblica, Affari e Finanza, 7 marzo 2005

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