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Galileo reloaded

Pubblicato il 8 Aprile 2022
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Da The Guardian del 3 aprile scorso. “La discussione sulla bozza finale dell’ultimo rapporto di valutazione prodotto dall’Intergovernamental Panel on Climate Change si è protratta per ore oltre il termine previsto nella giornata di domenica 3 aprile. Gli scienziati e i rappresentanti dei governi si sono trovati imprigionati in un disaccordo su questioni come la quantità di finanziamenti di cui i paesi in via di sviluppo hanno bisogno per affrontare la crisi climatica e l’enfasi da dare a politiche come l’abbandono dei sussidi ai combustibili fossili”. In particolare, “i rappresentanti dei governi sono stati accusati di cercate di annacquare le risultanze scientifiche, la cui pubblicazione, prevista per lunedì mattina, dopo i ritardi e i dissensi di domenica, è stata spostata di sei ore”.

Il rapporto di cui si tratta è quello del Terzo Gruppo di Lavoro dell’IPCC, dedicato alla Mitigazione del Cambiamento climatico: “il più controverso – osserva lo stesso Guardian – dal momento che si occupa delle politiche, delle tecnologie e dei meccanismi finanziari necessari a tagliare le emissioni dei gas serra”. E la cronaca delle due giornate, in effetti, non deve stupire più che tanto, visto che le possibilità di annacquamento erano già state denunciate lo scorso mese di agosto (il 22, per la precisione), quando alcuni autori del rapporto, proprio al fine di scongiurarle, avevano diffuso la bozza della seconda stesura, in aperta violazione del vincolo di riservatezza che protegge i draft preliminari.

Prossimamente, ora che il rapporto finale è disponibile, valuteremo in modo analitico quanta acqua sia stata versata nel vino delle risultanze scientifiche. Ma entrambi gli episodi, intanto, meritano di essere segnalati come testimonianza della sostanziale inadeguatezza dell’intero impianto istituzionale delle attività che riguardano il Climate Change, compresi gli Accordi di Parigi. Altro argomento che prossimamente affronteremo con la dovuta ampiezza; ma anche qui, intanto, vale la pena di riportare il modo in cui i protagonisti della “fuga di notizie” di agosto hanno motivato la loro decisione per il tramite dell’organizzazione Scientists Rebellion1.

  • Non c’è tempo per stare ad aspettare, non c’è tempo per continuare a non agire – la gente merita di sapere adesso che cosa le hanno fatto i politici controllati dalle imprese.
  • Il più grande crimine di sempre è ormai stato compiuto – chi l’ha perpetrato è ancora in libertà, ma le fila delle vittime stanno cominciando a infoltirsi.
  • Abbiamo diffuso il rapporto perchè i governi – pressati e corrotti dalle industrie dei combustibili fossili e da altre, intente a proteggere la loro ideologia fallimentare e a sottrarsi alle loro responsabilità – hanno in passato modificato le conclusioni prima della diffusione dei rapporti ufficiali. Lo abbiamo diffuso per mostrare che gli scienziati sono disponibili a disobbedire e a assumersi rischi personali per informare il pubblico.
  • Il rapporto dice esplicitamente che un cambiamento incrementale non è un’opzione praticabile. Afferma che i cambiamenti dei comportamenti individuali, da soli, sono insignificanti. Afferma che la giustizia, l’equità e la redistribuzione sono componenti essenziali della politica climatica.
  • Dice che abbiamo bisogno di investimenti massicci – per trasformare I sistemi energetici, i trasporti, l’industria, l’uso della terra e l’agricoltura, l’abitare, e per preparaci all’accelerazione degli effetti della crisi climatic\a – non del culto mortifero dell’economia conservatrice.
  • Mostra che dobbiamo abbandonare la crescita economica, che è la base del capitalismo.
  • Che migliaia di scienziati – per la maggior parte anziani, privilegiati, moderati – concordino su qualcosa che suona così radicale dimostra la gravità del momento. Ma i veri radicali sono quelli che stanno al potere. Essi saccheggeranno la Terra fino a che non sarà fuoco e cenere, a meno che non li fermiamo.
  • Preghiamo la gente di intraprendere una seria resistenza non violenta. Di unirsi a noi nelle strade per esercitare una pressione insopportabile su questo sistema di genocidio – di distruggerlo prima che distrugga tutti noi insieme a se stesso.

Note

1 https://scientistrebellion.com/we-leaked-the-upcoming-ipcc-report/

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