Iniziative

Qui la locandina

Qui il link al sito della Società della Ragione

Iscrizioni: https://forms.gle/54agqrrp89UVFvKo8

Presentazione

Il seminario si propone di approfondire il rapporto fra corpi/diritto/diritti, a partire dal corpo privato del diritto fondamentale alla libertà, quello del detenuto/a. Di recente, il tema del “corpo imprigionato” ha assunto particolare rilievo politico (e insieme etico) attraverso il dibattito pubblico innestatosi sulla vicenda del detenuto Alfredo Cospito in sciopero della fame e sulla presa di posizione del Ministro della Giustizia, che ha interpellato in merito il Comitato Nazionale per la Bioetica. Da quel dibattito, sono riemerse all’attenzione questioni di interesse generale per le persone in stato di detenzione e non solo, che sollevano interrogativi fondamentali. In sintesi: esistono limiti all’esercizio di diritti fondamentali – quali il diritto alla salute e all’intangibilità del corpo – per le persone private della libertà? Questi limiti possono essere giustificati dalla “responsabilità” dell’istituzione carceraria che ha in custodia le persone private della libertà? E ancora: esistono limiti (estensibili a tutti i cittadini/e) all’esercizio del diritto a rifiutare trattamenti indesiderati, nonostante la legge 219/2017 lo abbia sancito? Si può giustificare un limite alla autonomia di alcuni soggetti (detenuti/e ma non solo) in virtù della loro asserita “vulnerabilità”?

Attraverso il “corpo recluso”, col suo ipotizzato minus di diritti, traspare con chiarezza il processo di “incapacitazione” che, a partire dalla privazione della libertà, lo riduce a pura corporeità, a “corpo in sé”, mutilato di soggettività. Tale processo illumina l’ambiguità del concetto di “responsabilità” in capo all’istituzione che custodisce la persona privata della libertà, da un lato; dall’altro, più alla radice, emerge chiaro il processo storico attraverso cui si è affermato il principio della libertà personale e dell’intangibilità del corpo, connesso al “corpo pensante” in grado di fronteggiare i poteri esterni. Esistono invece “corpi diversi”, senza voce, per i quali è prevista la soggezione a potestà “altra”.

Il seminario attraverserà i diversi aspetti della vita detentiva, compresi quelli “estremi”, che però testimoniano con eloquenza l’idea sottostante del corpo imprigionato come “corpo a disposizione”. Tale ricerca permetterà di risalire ai processi di “incapacitazione” e negazione di soggettività che interessano diversi altri soggetti (minori, malati, etc.), da un lato; dall’altro, sarà possibile ricollocare la tematica “corpi e diritti” nella prospettiva storica e di genere. A fianco del corpo del detenuto (oggetto della signoria dello Stato), storicamente il corpo “a disposizione” è stato il corpo femminile: sottoposto al volere “altro”( della famiglia e della legge nell’ordine patriarcale) nella sua capacità di generare.


Programma

Venerdì 15 settembre, pomeriggio

Ore 14:30 Apertura seminario

Dopo il caso Cospito: i diritti del recluso/a, una prospettiva etica  (Grazia Zuffa)

Il contesto politico e la dialettica parlamentare (Marco Perduca)

I sessione. Corpi e autonomia ( coordina Patrizia Meringolo)

Ore 15:30

Interventi introduttivi:

Sul principio dell’intangibilità del corpo (Stefano Canestrari)

Il corpo recluso e la sessualità (Andrea Pugiotto, Sarah Grieco)

L’esperienza transgender (Sofia Ciuffoletti)

Il corpo violato. Tortura e violenza in carcere (Simona Filippi, Adriano Zamperini e Marialuisa Menegatto)

Ore 18 -19: dibattito

Ore 20: cena sociale in trattoria raggiungibile a piedi


Sabato 16 settembre, mattina

II sessione. Corpi e reclusioni estreme (coordina Franco Corleone)

Ore 9:30

Interventi introduttivi:

La detenzione speciale: il caso del 41 bis (Marco Boato e Mauro Palma)

La pena senza fine. Le misure di sicurezza per imputabili (Giulia Melani, Katia Poneti)

Ore 11-13: dibattito

Ore 13- Spuntino in sede

III sessione. Corpi al margine (coordina Monica Toraldo di Francia)

Ore 14:30

Interventi introduttivi:

La reclusione dei migranti. (Luisa Ravagnani)

I Centri di Permanenza per Rimpatri (CPR) (Riccardo Magi)

Ore 17-18:30: dibattito

Ore 20: cena sociale in trattoria raggiungibile a piedi


Domenica 17 settembre, mattina

IV sessione. Cure e libertà (coordina Mimmo Passione)

Ore 9:30

Interventi introduttivi:

I perduranti conflitti: l’attuazione della legge 219/2017 (consenso informato e DAT) e della sentenza Corte 242/2019 (suicidio assistito) (Filomena Gallo)

La Sentenza della Corte costituzionale 22/2022 (est. Viganò) sulle Rems (Pietro Pellegrini)

Ore 10:30-12: dibattito

Ore 12-13: chiusura del seminario (Stefano Anastasia, Maria Luisa Boccia).

Hanno assicurato la loro partecipazione: Cecilia D’Elia, Bruno Mellano, Serena Franchi, Susanna Ronconi, Ivan Novelli, Hassan Bassi, Massimo Brianese, Marcello Bortolato, Corrado Marcetti, Riccardo De Facci, Denise Amerini, Stefano Cecconi, Letizia Valentina Lo Giudice, Leonardo Fiorentini, Lisa Roncone, Fabio Valcanover, Stefano Vecchio, Paolo Ghersina, Gianni Giusto, Luca Maggiora, Andrea Sandra, Saverio Migliori, Sergio Segio, Maria Grazia Giannichedda, Stefania Amato, Camillo Donati, Massimo Urzi, Francesco Maisto, Elia De Caro, Emilio Santoro, Gianluca Borghi, Salvatore Amato, Gianfranco Rivellini, Giuseppe Fanfani, Annalisa Bani, Marco Cappato, Maria Stagnitta.

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