Lo scorso ottobre a Trieste, in un convegno organizzato dalla Conferenza Salute Mentale e dalle storiche cooperative sociali nate a seguito della rivoluzione basagliana, si è aperto un confronto sul senso e la prospettiva oggi del fare impresa sociale. Anzi, del fare “intrapresa sociale” come è emerso a Trieste.

Da quell’incontro, grazie a un lavoro congiunto di Franco Rotelli e Ota De Leonardis, sono scaturiti 5 punti che possono servire per tale processo di ridefinizione. Su quei 5 punti si è aperta una “carovana di confronto” che in 15 parti del Paese ha fatto incontrare persone diverse tra loro (cooperatori, accademici, educatori, dirigenti e operatori della sanità pubblica, militanti del civismo attivo e dei movimenti) che hanno messo in discussione i 5 punti, proponendo modifiche e aggiunte, distanze e assonanze.

Un lavoro di cui si terrà conto in una seconda tappa nazionale di confronto che si terrà a Napoli i prossimi 13 e 14 ottobre. Una due giorni dove insieme proveremo a costruire una “Carta aperta dell’intrapresa sociale“. Aperta perché anche Napoli sarà non un punto di “arrivo” ma una passaggio, speriamo utile, teso a ridefinire un “noi collettivo” tra tutti e tutte quelle che testardamente ogni giorno provano a costruire luoghi dove produrre economia si coniuga al produrre scambi, legami, relazioni.

Qui il programma completo (in aggiornamento)

Qui il modulo di iscrizione: https://bit.ly/Modulo-iscrizione_Intrapresesociali_Napoli

Qui l’email per richiedere informazioni anche logistiche: fareintrapresesociali@gmail.com.