Iniziative

Sin dalle sue origini, l’industria dei giochi da tavolo ha prodotto giochi ispirati a eventi, personaggi e rituali politici. Ci sono dozzine di giochi che raffigurano i processi politici americani, da Game of Politics (Parker Brothers, 1935) a 1960: The Making of the President (Z-Man, 2007). Esistono giochi basati su conferenze internazionali, ad esempio Churchill (GMT, 2015) e Versailles 1919 (GMT, 2020); giochi su conflitti diplomatici, come Origins of World War II (Avalon Hill, 1971); giochi su sfide economiche e ideologiche, come Wir sind das Volk! (Histogame, 2014), che simula l’antagonismo tra la Germania dell’Ovest e la Germania dell’Est durante la Guerra Fredda; giochi sulle disuguaglianze sociali, come Ghetto (Western Publishing Company, 1967), in cui i giocatori devono sopravvivere alla vita nei quartieri poveri della città, entrando a far parte della classe media, conseguendo una laurea al college, oppure sbarcando il lunario con sussidi pubblici e/o attività criminali.

Anche se la grande maggioranza dei giochi politici ha legami deboli, se non del tutto inesistenti, con i wargame, esiste una sottocategoria in cui il legame è invece alquanto forte: si tratta della categoria di giochi in cui il confronto politico sfocia in quello fisico, ossia i giochi su manifestanti che si scontrano con le forze di polizia. Un precursore di questa tipologia di giochi può essere identificato nel gioco da tavolo del primo Novecento Suffragetto (Women’s Social and Political Union, 1909), un gioco a due giocatori, uno (o una) nel ruolo delle suffragette e l’altro in quello della polizia. Passando dal Regno Unito dell’età edoardiana all’America degli anni del Vietnam, troviamo Chicago-Chicago! (SPI, 1970), un gioco ideato da James Dunning che simula i quattro giorni di guerriglia urbana, nell’agosto del 1968, tra gli attivisti pacifisti e gli agenti di polizia, nel corso della convention nazionale del Partito Democratico a Chicago.

Il gioco di cui parleremo in questo incontro, Corteo (I libri del No, 1979), appartiene alla stessa categoria di Chicago-Chicago!, pur essendo molto più dettagliato, complesso e divertente da giocare. È una simulazione di una manifestazione di massa (un corteo, appunto), in una città astratta e fittizia dell’Italia degli anni Settanta. Un giocatore gioca nel ruolo dei manifestanti, divisi in diversi gruppi, ognuno con diversa affiliazione ideologica: Autonomia Operaia, marxisti-leninisti, anarchici, femministe, ecc. L’altro giocatore gioca nei panni del Potere – il lessico del gioco è apertamente ironico e autoironico – e controlla le forze di polizia nei suoi vari rami: Celere, Carabinieri, unità con fumogeni, ecc. Corteo simula una delle tante manifestazioni di piazza che caratterizzarono la politica italiana tra la fine degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta, e che spesso videro scontri violenti e prolungati tra gli attivisti di sinistra e la polizia.

Qui la locandina

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