Iniziative

Un appello a tutte le realtà sociali e sindacali, al volontariato laico e cattolico, perché vogliamo condividere con tutti e tutte la necessità, l’urgenza e la voglia di costruire una mobilitazione nazionale per il 5 novembre che sia plurale, partecipata, democratica e conflittuale per rimettere al centro del Paese la voce dei Diritti, contro le disuguaglianze e l’esclusione, per la giustizia sociale e ambientale. Questo non dipenderà dal colore e dalla formazione politica che vincerà le prossime elezioni, perché nel Paese c’è un problema strutturale: le crisi e i cambi di Governo non cambiano la drammatica condizione sociale, materiale ed esistenziale che vivono milioni di persone. La caduta del Governo Draghi ne è l’ennesima dimostrazione. La politica si parla addosso, non risponde ai bisogni reali delle persone e si gioca tutta su politicismo e tatticismo.

Ci spinge a costruire questo percorso la necessità di fare fronte alla drammatica situazione che si è generata nel nostro Paese negli ultimi due anni, dove all’aumento delle disuguaglianze causato dalle politiche di austerità imposte dall’Europa, si è sommato l’impatto della pandemia e infine la guerra. Questo a fronte di timide risposte spesso inefficaci da parte dei Governi che si sono succeduti. La politica considera evidentemente “accettabile” la condizione materiale ed esistenziale in cui vive la maggior parte delle persone nel nostro Paese: 5,6 milioni di persone in povertà assoluta e 8,8 milioni in povertà relativa; 4 milioni di lavoratori e lavoratrici povere; 8 contratti di lavoro su 10 precari; 3 milioni di giovani NEET; dispersione scolastica al 13%; analfabetismo di ritorno oltre il 30%; 10 milioni di persone non riescono più a curarsi e una persona su tre è a rischio esclusione sociale. Tutto questo mentre dal 2008 a oggi il numero dei miliardari è passato da 12 a 51 e marzo 2020 e novembre 2021 il valore dei patrimoni dei super-ricchi è cresciuto del 56%.

L’aumento senza precedenti nella storia della Repubblica delle disuguaglianze e dell’esclusione sociale rappresenta un enorme tradimento della nostra Costituzione e un gigantesco rischio per il funzionamento della democrazia. Ma nonostante le prospettive continuino a peggiore, l’impegno a sconfiggere disuguaglianze ed esclusione per garantire “pari dignità sociale” come stabilisce la nostra Costituzione sembra non rappresentare la priorità di nessun Governo e Parlamento degli ultimi 15 anni. Stiamo assistendo a una svolta autoritaria e tecnocratica che sta erodendo i principi della nostra democrazia.

L’accelerazione dei processi di emarginazione di fasce sociali sempre più ampie sta concorrendo in modo sostanziale ad acuire la crisi del sistema di rappresentanza politica, come mostra la larga e preoccupante astensione di decine di milioni di persone dal voto e dalla partecipazione attiva alla vita pubblica del Paese. Questa assenza di partecipazione unita alla mancanza o inefficacia delle risposte da parte di Governo e Parlamento continuano a indebolire la democrazia, delegittimando pericolosamente le istituzioni democratiche della Repubblica nata dalla Resistenza. Ma anche questo sembra essere accettato dagli attuali gruppi dirigenti della politica.

Il silenzio dei media e la massiccia campagna mediatica di arruolamento contribuiscono a semplificare il contesto nazionale e internazionale, omologando il dibattito nel Paese. Il risultato è che la nostra vita continua a peggiorare e il nostro Paese rischia di perdere le speranze, favorendo sempre di più lo sgretolamento della coesione sociale e delle possibilità di riscatto di chi vive già in grande difficoltà. In questo scenario sono la criminalità organizzata e le mafie a trarne maggior vantaggio, esercitando un ricatto sui territori, approfittando della disperazione di milioni di persone e offrendo un vero e proprio welfare sostitutivo mafioso in assenza di risposte dello Stato per garantire la giustizia sociale: precondizione per sconfiggere le mafie.

Il cuore del problema sta nel modello di sviluppo neoliberista, ormai da anni insostenibile socialmente e ambientalmente. All’interno di questo modello e in presenza di una crisi ecologica che colpisce molto di più le fasce più impoverite della popolazione, è impossibile garantire lavoro di qualità e salute, giustizia sociale e giustizia ambientale. Continuare a sostenere la visione della crescita economica infinita liberista ci sta portando alla catastrofe. A questo si aggiunge la militarizzazione in atto nel Paese, in cui ingenti risorse della spesa pubblica sono state spostate sulle spese militari. Una militarizzazione che si estende ai conflitti sociali e contro le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici e delle loro rappresentanze sindacali.

Questo modello è responsabile dell’aumento della povertà, delle disuguaglianze, della precarietà lavorativa, dell’insicurezza sociale e sanitaria, del collasso climatico, delle pandemie e della crisi ecologica. La politica, purtroppo, non solo sembra non avere il coraggio di cambiarlo, ma a quanto pare ci continua a dimostrare ogni giorno di non avere nessuna intenzione di farlo. E se non cambia il modello di sviluppo le nostre prospettive saranno catastrofiche.

Stando così le cose, se non lottiamo per i nostri diritti non lo farò nessun altro per noi. Dobbiamo lavorare insieme per ridare alle nostre città e al nostro Paese una visione politica reale, contestualizzata, basata sulla realtà delle sofferenze e delle ingiustizie che incontriamo e viviamo ogni giorno sulla nostra pelle; una visione che sappia vedere anche a lungo termine, in grado di dare risposte, assumere la priorità della lotta per la giustizia sociale e ambientale, per far sì che quelle priorità siano poi trasformate in atti concreti dalla politica istituzionale.

Vogliamo andare in piazza perché siamo le vittime di questa crisi sistemica e strutturale che continueremo a pagare anche nei prossimi mesi con l’aumento dei prezzi e dell’inflazione. Perché le disuguaglianze e l’esclusione sociale continuano a crescere da 15 anni ma i Governi continuano a tagliare il Fondo Nazionale Politiche Sociali e rimandano qualsiasi riforma del welfare, continuando a scaricare completamente il peso del lavoro di cura sulle donne; perché centinaia di migliaia di famiglie rischiano di finire sfrattate per strada mentre i grandi costruttori continuano a speculare sugli affitti; perché viviamo male nei nostri quartieri dove ci trattano da cittadini e cittadine di serie B, vengono cancellati servizi e il welfare sostitutivo mafioso diventa l’unica alternativa; perché non vogliamo che le ragazze e i ragazzi finiscano nelle mani dei clan che sfruttano a loro vantaggio l’assenza dello Stato in troppi luoghi del Paese; perché nonostante la pandemia e 160 mila morti niente è stato fatto per la medicina territoriale, la salute pubblica e la prevenzione mentre si continuano a privatizzare i servizi sanitari ed a investire troppo poco su ospedali e personale medico pubblico; perché vogliono distruggere l’unità della Repubblica attraverso la cosiddetta “autonomia differenziata”, realizzando il sogno della secessione dei ricchi, rendendo strutturali le disuguaglianze geografiche e il divario già esistente tra Nord e Sud; perché con il collasso climatico la nostra salute e la sicurezza sociale peggiorano, la siccità aumenta e si sciolgono i ghiacciai mentre il Governo con la scusa della guerra dirotta gli investimenti del PNRR (che erano per equità sociale e sostenibilità ambientale) su gas, carbone, armi e attività che favoriscono solo imprese private e non i cittadini e le cittadine; perché sul PNRR non è stata fatta nessuna co-programmazione e co-progettazione come prevedeva il codice del partenariato europeo e la sentenza 131 della Corte; perché la politica sta condannando il nostro Paese a maggiori disuguaglianze e a ulteriore debito pubblico, ancorando la nostra base produttiva a un modello di sviluppo insostenibile socialmente e ambientalmente che ci renderà tutti e tutte più poveri.

Non vediamo altro spazio per incidere, difendere e promuovere i nostri diritti, se non attraverso una mobilitazione costruita dal basso da soggetti sociali diversi, impegnati su obiettivi comuni per la Giustizia Sociale e Ambientale.

Vogliamo condividere con tutte e tutti proposte chiare e concrete su lavoro, casa, reddito, salario, servizi e politiche sociali, lotta alle mafie, riconversione ecologica, accoglienza e no all’autonomia differenziata (scarica le proposte). Proposte già condivise da centinaia di realtà della Rete dei Numeri Pari insieme ad altri soggetti, che continueremo a sottoporre al Governo, e che se fossero applicate sconfiggerebbero la “pandemia delle disuguaglianze”, rimettendo insieme il diritto al lavoro con il diritto alla salute, salvaguardando beni comuni, giustizia climatica e partecipazione.

Rivolgiamo quindi a tutte le realtà che condividono queste proposte l’appello a unirsi alla costruzione di questo percorso, organizzando assemblee territoriali per allargare la partecipazione e promuovere la mobilitazione del 5 novembre.

AGGIORNAMENTO: Convergiamo e rilanciamo, perché la Pace passa dall’applicazione dell’Agenda sociale

Le associazioni, i sindacati, le cooperative sociali, i presidi antimafia, le case delle donne, i comitati, le parrocchie e le fattorie sociali insieme a tutte le realtà nazionali e territoriali promotrici della mobilitazione Non per noi ma per tutte e tutti. Per la pace, la giustizia sociale e ambientale, controdisuguaglianze ed esclusione, dopo un confronto tra le realtà che hanno animato il percorso, hanno deciso unitariamente di convergere nella manifestazione Europe for peace del prossimo 5 novembre a Roma. “La Pace è la condizione imprescindibile per tutte e tutti”.

La smilitarizzazione del dibattito politico e la Pace sono premesse indispensabili per cambiare il modello di sviluppo economico, responsabile della crisi e insostenibile in termini sociali e ambientali. La guerra impoverisce, aumenta le ingiustizie sociali, ambientali ed ecologiche a danno soprattutto delle classi sociali che vivono già in grande difficoltà; produce esclusione sociale, allarga le disuguaglianze, le nasconde (spostando l’attenzione sul conflitto) e impedisce di risolverle; rafforza le mafie, la corruzione e amplia la zona grigia rafforzando la criminalità organizzata e il ricatto che questa esercita sui territori; distrugge interi ecosistemi.

Molte tra le realtà promotrici del percorso “Non per noi ma per tutte e tutti” lavorano con e per chi fugge dalle guerre che sono in tutto il mondo, ma anche contro gli effetti della guerra ai poveri che viene portata avanti da 15 anni nel nostro Paese. Oggi, all’aumento delle disuguaglianze causato dalle politiche di austerità imposte dall’Europa e dall’impatto devastante della pandemia, si aggiunge l’aumento senza controllo di bollette ed energia, conseguenze della guerra e di un modello produttivo ed energetico ostaggio alla dark economy, profondamente iniquo, non democratico e insostenibile. L’aumento di povertà ed esclusione sociale in questi ultimi mesi, effetto della guerra e di una economia di guerra, sta mettendo in ginocchio la maggioranza del paese. Senza interventi immediati rischiamo una catastrofe sociale.

Invocare la Pace, dunque, non può prescindere dalla richiesta di giustizia sociale e ambientale; dal superamento delle disuguaglianze e dalla valorizzazione delle diversità; dal rafforzamento del Reddito di Cittadinanza; da un’offerta di servizi sociali di qualità e una riforma del welfare; dalla garanzia del diritto all’abitare; dalla creazione di lavoro dignitoso attraverso una riconversione ecologica ad alta intensità di lavoro delle attività produttive e della filiera energetica; dall’istituzione del salario minimo; da politiche di accoglienza solidali e non respingenti; dal no all’Autonomia Differenziata e dalla lotta alle mafie.

Le realtà promotrici del percorso “Non per noi ma per tutte e tutti” chiedono a tutte le realtà sui territori impegnate nelle assemblee territoriali di convergere in piazza il 5 novembre nella manifestazione Europe for peace, per contribuire alla riuscita della manifestazione per la Pace, rilanciando e rafforzando le proposte condivise e la piattaforma sociale con le nostre 7 proposte.

Nei prossimi giorni in vista della discussione della Legge di Bilancio in Parlamento verrà indicato un nuovo appuntamento unitario di mobilitazione contro le disuguaglianze e l’esclusione sociale, che avrà al centro la piattaforma sociale costruita da centinaia di realtà sociali e sindacali. Siamo solo all’inizio di un nuovo percorso, indispensabile e necessario. Non per noi ma per tutte e tutti.

Sabato 5 novembre le realtà che hanno sottoscritto l’appello e le proposte del percorso “Non per noi ma per tutte e tutti” si danno appuntamento alle ore 10:00 in Piazza Vittorio per poi raggiungere insieme la manifestazione.

Per sottoscrivere l’appello, unirsi alla costruzione di questo percorso e promuovere la mobilitazione del 5 novembre scrivi a email: 5novembreinpiazza@gmail.com

REALTÀ CHE PROMUOVONO LA MOBILITAZIONE:

Rete dei Numeri Pari – Forum Disuguaglianze Diversità – Associazione Salviamo la Costituzione – Unione Inquilini – Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – CRS Centro per la Riforma dello Stato – Transform! Italia – Emmaus Italia Onlus – Associazione Nazionale Bioagricoltura Sociale – Diem25 – CGIL Roma e Lazio – FIOM Roma e Lazio – Rete Fattorie sociali Sicilia – “I Carusi” società semplice agricola – “Terramatta” Soc. Coop. Soc – “Il Mandorleto” S.S. Agricola – “Le terre del Tau” Soc. Coop Soc. – A.P.S. I Tetragonauti Onlus – Acmos – Agriresort “Tenuta Giarretta” – Agriturismo “ Santa Margherita” – Agriturismo “Serra Pernice” – Agriturismo Fattoria Spezia – Agriturismo Social Farm “La Maddalena” – Altropallone asd onlus – Anymore Onlus Messina – Anymore Onlus Venetico – Apicoltura nomade Bio Bio – Arché ONLUS – ARCo Associazione Ricerca e Comunità APS – Arcobaleno Cooperativa Sociale Onlus – ARIMO Società Cooperativa Sociale – Ass. “A Fera Bio” – Associazione Amici del terzo Mondo Marsala – Associazione ATDAL over 40 – Associazione Culturale Buen vivir – Associazione culturale “Gusto di campagna” – Associazione Culturale Giancarlo Siani – Associazione di promozione sociale PANDORA – Associazione Famiglie contro l’emarginazione e la droga Fa.c.e.d. Onlus – Associazione Handala – Associazione La Strada – Associazione LaudatoSi’ – Associazione Muraless – Associazione ONLUS Genitori&Figli, per mano – Associazione Osservatorio sulle disuguaglianze a Verona – Associazione Pantagruel onlus – ATS Salvaterra – Avanzi popolo – Az. Agr. “Casa Laboratorio S. Giacomo” – Az. Agr. “Acque di Palermo” – Az. Agr. “Arena Giuseppe” – Az. Agr. “Guccione” – Az. Agr. I laboratori di Persefone ed Admeto – Az. Agr. “Masseria San Marco” – Az. Agr. Alberolungo – Az. Agr. Bio “Grimaldi” – Az. Agr. Caruso Enzo – Az. Agr. La Vecchia Mimosa – Az. Agricola “Le Tre Finestre” – Az. Agricola Cà Do – Az. Agricola Invidiata Grazia – Az. Agricola Mariscò – Az. Agricola Pittalà Maurizio – Az. Agrobiologica “Calvagna Mauro” – Az. Bioecologica “Fossa dell’acqua” – Az.Agr. Libera-Mente Società cooperativa sociale Onlus – Azienda “Lo Presti Mario” – Azienda Agricola “Asilat” – Azienda agricola “Musarra” – Azienda agricola biologica “VILLARE” – Azienda Agricola Biologica “L’ORTO DEI SEMPLICI” – Azienda Agricola Cammarata – Azienda Agricola Dell’Etna – Azienda Agricola Dora Li Destri – Azienda agricola F.LLi Graziano snc – Azienda agricola Giuseppe Di Grazia – Azienda Agricola Poggio Rosso – Azienda agricola Raspanti Michela – Azienda Agricola Scardino Antonino – Azienda Agricola Volzone – Azienda Agrima Società agricola SRL – Azienda Bioagricola Bagolaro SRL – Azienda florovivaistica “Vivai Borgo Natura” – Barcavecchia Azienda Agricola Biologica – Bio Fattoria Agriturismo Bergi – Brigate Volontarie per l’Emergenza – Cascina Caccia – Ce.St.Ri.M. Centro Studi e Ricerche sulle Realtà Meridionali – Centro Nuovo Modello di Sviluppo – ChioggiaAccoglie – Cinemovel Foundation – Cittadinanzattiva Rieti – Cittadinanzattiva Sicilia Onlus – Cittàinsieme Catania – Collegamento Campano Contro le Camorre “G.Franciosi” – CollettivoDonneMatera – Comitato Beni Comuni Portici – Comitato per Villa Giaquinto – Comitato Popolare Antico Corso – Comitato S.O.L.E. – Comunità ellenica dello stretto – Coop. Soc. “B. Montana” Libera Terra – Coop. soc.le “L’arcolaio” – Coop. Soc.le “Pio La Torre” Libera Terra scarl – Coop. Soc.le “Placido Rizzotto” Libera Terra scarl – Coop. Soc.le “Primavera”srl – Coop. Soc.le Agricola “Terra Nostra” – Coop. Soc.le ENERG-ETICA Catania – Cooperativa AEPER – Cooperativa sociale “Di tutti i colori” – Cooperativa Sociale “il sorriso O.N.L.U.S.“ – Cooperativa Sociale “NATURAMICA” – Cooperativa sociale C.A.P.S. o.n.l.u.s. – Cooperativa sociale L’Arcobaleno – Cooperativa sociale S.P.E.S – Cooperativa Sociale Tanit – CoReLAND Coordinamento Regionale Lucano Azzardo e Nuove Dipendenze – Coordinamento Asti Est – Diritti per le nostre strade Padova – Diritti per le nostre strade Verona – Emmaus Arezzo – Emmaus Cuneo – Emmaus Palermo – Famiglie in rete – Fattoria Agro-sociale “AnimAlia” – Azienda agricola SPERONE – Fattoria Di Gesù – Fattoria Didattica Ruralia – Fattoria Pedagogica D.ssa Valeria Monfrini – Fattoria Sociale “La Principessa” – Fattoria Sociale Augustali – Fattoria Vassallo – Fauna Flora Società Agricola – Fondazione Famiglia di Maria – Forum Terzo Settore Lazio – GAS Aiab Felce e Mirtillo – Giuristi Democratici – Gruppo Abele – Homoweb – Hopeball – IRIDE Insoliti sguardi sul mondo – La Terra di Bò Laboratorio Zen Insieme – Lato B. L’altro lato delle cose – Le.L.A.T. Lega Lotta Aids E Tossicodipendenza – Libera Avellino – Libera Asti – Libera Benevento – Libera Pistoia – Libera Salerno – Libera Siena – Libera Siracusa – Libera Abruzzo – Libera Avola Presidio Don Pino Puglisi – Libera Bari – Libera Bari Presidio Luigi Fanelli – Libera Bologna – Libera Brindisi – Libera Campania – Libera Caserta – Libera Catania – Libera Crotone – Libera Cuneo – Libera Firenze – Libera Forlì-Cesena – Libera Lecce – Libera Messina Presidio “Nino e Ida Agostino” – Libera Milano – Libera Molise – Libera Napoli – Libera Padova – Libera presidio di Cadore “Barbara Rizzo” – Libera Presidio di Miranese “Domenico Gabriele” – Libera Presidio dell’Altopiano dei Sette Comuni “Ilaria Alpi e Miran Hrovatin” – Libera Puglia – Libera Rieti – Libera Roma – Libera Roma presidio “Rita Atria” – Libera Roma presidio “Francesco Borrelli” – Libera Roma presidio “Francesco Vecchio” – Libera Roma presidio “Ilaria Alpi e Miran Hrovatin” – Libera Roma presidio “Roberto Antiochia” – Libera Rovigo – Libera Toscana – Libera Treviso – Libera Udine – Libera Val d’Agri “Ottavia De Luise – Libera Veneto – Libera Vicenza – Libera Cecina presidio “Annalisa Durante”- Libera Sesto Fiorentino presidio “Silvia Ruotolo” – Libera Chivasso presidio “Angelo Vassallo” – Libera Angri presidio “Dino Gassani e Giuseppe Grimaldi” – Libera Casarano presidio “Angelica Pirtoli” – Libera Castagneto Carducci S. Vincenzo presidio “Rossella Casini” – Libera Venezia e Terraferma presidio “Vittime dei Veleni del Petrolchimico” – Libera Marsala presidio “Vito Pipitone” – Libera Portici presidio “Teresa Buonocore e Claudio Taglialatela” – Libera Sulmona – Liberavoce ODV – M&B Società Agricola srl – Movimento Nonviolento – Movimento Nonviolento Puglia – Movimento Nonviolento Brescia – Movimento Nonviolento Livorno – Movimento Nonviolento Roma – Movimento Nonviolento Modena – NEMESI APS – Nuove Calabrie centro studi europeo – O.P. Coop AgrinovaBio 200 – Occhi aperti per costruire giustizia – OFF Officine Culturali – Osservatorio Mediterraneo Onlus – Parrocchia San Sabino – Pastificio Artigianale Pasta Madre – Peacelink Abruzzo – R@P Rete per l’autorganizzazione Popolare – Radio CORA – Rete cibo condiviso – RiMaflow – Soc. Coop Soc. LED – Soc. Coop. Soc.le “Gli Amici di Lorenz” – Soc.coop soc. “Arborea” – Società Agricola “L’Agorà” SAS – Società cooperativa Sociale “Creativamente” arl – Spazio Solidale – Spazio Solidale – Spazio solidale Allumiere – Spazio solidale Ascoli Piceno – Spazio solidale Catania – Spazio solidale Cesena – Spazio Solidale Chivasso – Spazio solidale Civitavecchia – Spazio solidale Cremona – Spazio solidale Crotone – Spazio solidale Formia – Spazio solidale Frosinone – Spazio solidale Genova – Spazio solidale Mantova – Spazio solidale Messina – Spazio solidale Milano – Spazio solidale Napoli – Spazio solidale Narni – Spazio solidale Palermo – Spazio solidale Savigliano – Spazio solidale Terni – Spazio solidale Torino – Spazio solidale Verbania – Spazio solidale Vibo Valentia – Sportello di ascolto femminile “Akugbe” – Stonewall – Terre Joniche Libera Terra Coop. Sociale – Tierra, Techo, Trabajo – Turismo Rurale “Vino di Cana” – Unione Inquilini Milano – Unione Inquilini Bergamo – Unione Inquilini Venezia – Unione Inquilini Padova – Unione Inquilini Livorno – Unione Inquilini Firenze – Unione Inquilini Pisa – Unione Inquilini Viareggio – Unione Inquilini Pescara – Unione Inquilini Messina – Unione Inquilini Fiumicino – Unione Inquilini – Unione Inquilini Perugia – Unione Inquilini Roma – Unione Inquilini Torino – Unione Inquilini Civitavecchia – Unione Inquilini Enna – Unione Inquilini Palermo – Unione Inquilini Catania – Unione Inquilini Sesto Fiorentino – Up! Su la testa – USEI Unione di Solidarietà degli Ecuadoriani in Italia – VERLATA scs – Villa Romana del Tellaro – Volere la Luna – Volontari di Strada – Arca di Noè Cooperativa Sociale Onlus – ARS Associazione per il rinnovamento della sinistra – Associazione Che Guevara – Associazione Culturale Colibrì – Associazione culturale Manallarte – Associazione Ex lavanderia – Associazione Piazza Ragusa e dintorni ODV – Associazione Salviamo la Costituzione – AssoLei sportello donna – ASTRA scsrl – Baobab Experience – Binario 95 – Brigate Garibaldi Sankt Pauli – Camera del lavoro Roma sud, Pomezia, Castelli – Casa del Popolo di Centocelle – Casa Internazionale delle Donne – CeRFEE Territorio, cultura e legalità – Ciampacavallo asd/aps – Circolo Arci Sparwasser Cittadinanza e minoranze APS – Comitato di quartiere Casal Bernocchi – Consulta Cittadina sulla Centralità Urbana Santa Maria della Pietà – Cooperativa Santi Pietro e Paolo Patroni di Roma – Cooperativa sociale Nuova Socialità Onlus – Cooperativa Sociale Prassi e Ricerca onlus – Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Roma – Coordinamento Docenti contro mafie, povertà e razzismo – Coordinamento romano per il ritiro di ogni autonomia differenziata – CSV Roma e Lazio – Crs Centro per la Riforma dello Stato – Donne di Carta – ECPAT Italia Onlus – Europe Consulting – Eutropian Associazione – Fai Antiracket Anti Usura Roma Agisa Onlus – Falegnameria 41 – Fleurs du mal – Gea – ISKRA cooperativa sociale onlus – La frangia – La Talpa Associazione di Promozione Sociale – LABSUS Laboratorio per la sussidiarietà – Liberamente – Lo Yeti – Made in jail – Movimento Tellurico trekking ecologia e solidarietà – NetLeft – Nonna Roma – ParteCivile Marziani in movimento – Pigneto Pop – Pontedincontro Onlus – Progetto Diritti – Rete Nobavaglio. Liberi di essere informati – Rimuovendo gli ostacoli – Roma OpenLab – Scup Sportculturapopolare.

Elenco in aggiornamento

Gruppo comunicazione: 5novembreinpiazza@gmail.com www.5novembreinpiazza.it

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