Antonella Picchio il 13 Ottobre 2023 alle 15:35 Rispondi La destra al governo non perde occssione per mostrare la sua radice fascista. Piena solidarietà e ammirazione alla magistrate Iolanda Apostolico
AntoNio il 10 Ottobre 2023 alle 22:37 Rispondi Concordo, sottoscrivo e aggiungo il seguente commento. La distinzione tra “politica delle idee” e “politica partitica” ( la prima consentita ai Giudici secondo la Cassazione e la seconda no) mi sembra corretta, e la manifestazione alla quale si riferisce il filmato appartiene senz’altro alla prima delle due. Non risulta infatti che vi fossero presenti rappresentanti di partiti, né che i partiti ne fossero gli organizzatori. Erano infatti presenti varie associazioni di diversa estrazione culturale e politica, e lo scopo era di manifestare il proprio pensiero e il dissenso rispetto alla segregazione amministrativa prolungata (9 giorni), in assenza di provvedimenti legittimi dell’autorità giudiziaria, di numerosi (177) migranti, ‘colpevoli’ soltanto di essere sopravvissuti alla traversata del Mediterraneo e di essere stati salvati da morte probabile da parte di una nave della Marina italiana. Il tema centrale era quindi il rispetto della Costituzione e del suo art. 13, che dispone che la libertà personale è un diritto inalienabile e che nessuno può essere sottoposto a misure restrittive della stessa per più di 48 ore in assenza di un legittimo provvedimento della Magistratura. L’origine storica di questa disposizione sta nella volontà dei costituenti AntiFascisti di non consentire in alcun modo ciò che il Regime Fascista aveva per venti anni imposto agli italiani, e cioè la detenzione protratta, indiscriminata e discrezionale degli oppositori al Regime e di ogni altro individuo che potesse disturbare la Dittatura Fascista. In sostanza si trattava quindi di una manifestazione umanitaria di protesta contro un atto del Governo ritenuto in contrasto con i principi fondamentali di libertà della Costituzione AntiFascista del ‘48, e con il rispetto dello Stato di Diritto e della Separazione dei Poteri. Esattamente gli stessi principi che lo stesso Magistrato di Catania si propone oggi di tutelare con la sua recente decisione di non convalidare la detenzione amministrativa dei tre migranti. Perfetta coerenza e nessuna violazione della « immagine pubblica di imparzialità » a cui sono tenuti i Magistrati. Del tutto fuori luogo è pertanto il richiamo alla ‘moglie di Cesare’ che viene fatto da alcuni esponenti dell’attuale Governo, in quanto questo Magistrato ha invece dimostrato esattamente la propria coerenza e il pieno rispetto del principio costituzionale in oggetto, sia nella « politica delle idee », partecipando 5 anni fa alla manifestazione, e sia nella propria attività istituzionale, adottando oggi una decisione che in concreto applica gli stessi principi, e libera da una detenzione amministrativa ritenuta illegittima tre migranti. Il problema non è quindi il comportamento della ‘moglie di Cesare’, che è cristallino, ma quello di Cesare, che oggi, come 5 anni fa, pone in essere provvedimenti amministrativi restrittivi della libertà personale, fuori da e contro i precisi limiti costituzionali posti dall’art. 13.
Gabriella Monteleone il 10 Ottobre 2023 alle 19:19 Rispondi Alziamo le teste per ribellarci a questa gogna mediatica frutto di politicanti e giornalistucoli da strapazzo. Le teste si abbassano per fare da arieti contro tutte le ingiustizie e i vilipendi
Gabrielka Monteleone il 10 Ottobre 2023 alle 19:17 Rispondi Alziamo le teste per ribellarci a questa gogna mediatica frutto di politicanti e giornalistucoli da strapazzo. Le teste si abbassano per fare da arieti contro tutte le ingiustizie e i vilipendi
Anna Maria Dal Pane il 10 Ottobre 2023 alle 18:36 Rispondi In uno Stato dalle periclitanti strutture amministrative e dalla ormai confusa articolazione istituzionale occorrerebbe avere istituito da tempo un organo sovraordinato di composizione mista tecnica e popolare, alla cui valutazione sottoporre le casistiche in cui enti pubblici, parti private e la stessa magistratura agiscano in deroga a principi e norme statuiti, nonché rispondenti a criteri di competenza e comportamento etico; oltreche’ di rispetto del dettato costituzionale. Al di fuori e al di là dell’iter dei vari gradi di giudizio e del ricorso alla Corte Europea.