Il 9 novembre 1989 il crollo del Muro di Berlino,e a seguire di tutti i regimi socialisti dell’Est europeo,fu salutato dai più come la vittoria definitivadella democrazia e del capitalismo sull’esperimento sovieticoe sull’utopia comunista; come la premessa perla riunificazione dell’Europa sotto le insegne vincentidell’Occidente, della democrazia, del mercato,della “società aperta”; come la fine del “secolo breve”,se non della storia, e l’inizio di un nuovo ordine mondialeliberato dagli spettri totalitari e dalla guerra fredda.Ma la storia si è rimessa in movimento,ribaltando la quasi totalità di quelle diagnosi nel lorocontrario. La fine dell’ordine bipolare ha generatoun disordine endemico, costellato da guerre “umanitarie”,fondamentalismi, terrorismo, migrazioni di massa,e contrassegnato dal declino del primato americano,dall’affermazione di nuove potenze, dalle gerarchieridisegnate dalla globalizzazione. Crollato il Muroche divideva il mondo su base ideologica, nuovi murivengono eretti dappertutto su base securitaria e xenofobica.La fede nella religione del mercato si è infrantasulla catastrofe finanziaria del 2008. La democrazia liberale,considerata trent’anni fa il destino spontaneo o forzosodi tutto il pianeta, oggi è sotto il tiro di populismie sovranismi dichiaratamente illiberali, e versa in una crisidi forma e di legittimazione senza precedenti.Com’è stato possibile questo rovesciamento? Qualiresponsabilità ne porta la sinistra? Siamo di frontea un effetto delle promesse tradite o delle premesse realizzatedell’Ottantanove e della sua narrazione mainstream?Quali conseguenze trarne per la lettura del presente?
Roma, 15 novembre 2019Archivio Centrale UDIVia della Penitenza 37, I Pianoh. 10-19
Ida DominijanniIl trentennale capovolto. Promesse mancate e premesse realizzate
Mario Tronti1989-1991. Il biennio bianco
Fernando D’AnielloLa riunificazione delle due Germanie e la questione dell’identità tedesca
Rita di LeoDa Solidarnosc a Visegrad: il fronte orientale dell’Europa
Maria Luisa BocciaLa fine del Pci/1. La posta in gioco della libertà
Walter TocciLa fine del Pci/2. La sinistra di governo
Giovanni Gozzini1968-1989. Il ciclo lungo della soggettività
Coordina Alberto Olivetti
Qui il PDF della locandina
L’intervista di Raffaele Liguori a Ida Dominijanni per il programma “Memos” (13 novembre) di Radio Popolare
Prima parte del convegno. Ordine degli interventi:
Dibattito
Seconda parte del convegno. Ordine degli interventi:
Qui l’articolo di Alberto Leiss “Autoritarismi, Autorità e Libertà”, uscito per ‘il manifesto’ del 19 novembreQui l’articolo di Rita di Leo “La libertà della forza e il destino dei vinti”, uscito per ‘il manifesto’ del 19 novembre
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