Nell’ambito del progetto “Scuola Critica del digitale” il Centro per la riforma dello Stato organizza per giovedì 5 ottobredalle ore 16 alle 19, in via della Dogana Vecchia 5, a Roma, il seminario:

“Capitalismo delle piattaforme e delle emozioni”

con Lelio Demichelis

Un viaggio tra forme norme tecniche e capitalistiche di governamentalizzazione della vita, nel vecchio-nuovo tecno-capitalismo. Con qualche deviazione nelle Metamorfosi di Ovidio.

Il capitalismo sta cambiando nuovamente e in modalità tecnica, divenendo appunto tecno-capitalismo. Dove a dominare non è solo la forma-merce (anche), quanto e soprattutto la forma-tecnica, cioè il modo con cui la tecnica – intesa come apparato di apparati, oggi la rete – modella su di sé, facendone una copia conforme e congrua, la società intera e l’intera vita degli individui. A nostra insaputa, o con il nostro entusiastico consenso, perché la tecnica ci affascina, ci seduce, ci fa innamorare di sé. Forme capitalistiche e tecniche che però producono specifiche norme di organizzazione e di funzionamento sociale, ben più vincolanti di una legge.

La tecnica (le macchine) e il capitalismo (i mercati e le merci) funzionano in modo integrato e biopolitico (oltre che auto-propulsivo) e fanno funzionare gli uomini e le società secondo due dispositivi ferrei, sempre validi dalla prima rivoluzione industriale a oggi: da una parte, suddividere/individualizzare il lavoro e la vita (con i relativi processi di alienazione e di de-socializzazione e personalizzazione del lavoro e del consumo); per poi ricomporre le parti suddivise in qualcosa che sia maggiore della loro semplice somma (mascherando l’alienazione e offrendo forme social di socializzazione, la sharing economy e il condividere come mantra). Solitamente si concentra l’attenzione sui processi e sui meccanismi di suddivisione, meno su quelli di totalizzazione/integrazione/ricomposizione, in realtà più importanti dei primi anche se decisamente meno evidenti. Per i quali servono appunto gli apparati tecnici, ieri la catena di montaggio, oggi la rete. Rete nata libera e anarchica ma che sempre più diventa forma del capitalismo, per di più oligopolistico (la Silicon valley), ma anche sempre più emozionale-esperienziale/narcisistico-prometeico.

Dove non è più la razionalità calcolante a dominare i processi e i dispositivi capitalisti e tecnici, ma il pathos calcolabile per attivare e accrescere opportunamente la prestazione di ciascuno all’interno della incessante dynamis del tecno-capitalismo.

Indice degli argomenti

. Perché tecno-capitalismo

. Concetti-guida: interazione/integrazione; società/comunità; autonomia/eteronomia

. Cosa si deve intendere per tecnica (G. Anders; J. Ellul; E. Severino; U. Galimberti)

. Forme e norme tecniche e capitaliste. Differenza tra norma e legge

. Narciso, Prometeo e Pigmalione.

. Tra individualismo e mondi social (individuazione e processi di socializzazione)

. Da Ford a Uber: vecchie e nuove forme del lavoro

. Discipline e biopolitica (M. Foucault)

. Il capitalismo delle emozioni nella società della prestazione. Dal logos al pathos

. Il capitalismo delle piattaforme. La rete, da mezzo di comunicazione a mezzo di  produzione

. L’alienazione ben mascherata

. Il tecno-capitalismo come religione

Lelio Demichelis. E’ nato a Milano nel 1956. Insegna Sociologia economica al Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi dell’Insubria. Da sempre si occupa della relazione tra tecnica e capitalismo, cercando di offrire uno sguardo critico (non pessimistico) sulla tecnica e oggi sulla rete e sulle sue forme e norme di funzionamento e di modellizzazione eteronoma della società. Ha pubblicato: Bio-Tecnica. La società nella sua forma tecnica (Liguori, 2008); Società o comunità (Carocci, 2010); La religione tecno-capitalista (Mimesis, 2015); Sociologia della tecnica e del capitalismo (FrancoAngeli, 2017). E’ stato co-curatore di Biopolitiche del lavoro (Mimesis, 2008). Collabora ad Alfabeta2; Sbilanciamoci.info; micromega online; megachip.globalist.it; scenari-mimesis.it.

Qui la presentazione del seminario in pdf

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