Materiali

Leggere Tecnopolitica di Stefano Rodotà a 20 anni dalla pubblicazione

Sabato 2 dicembre a Roma il seminario organizzato da CRS, Fondazione Basso, Openpolis e Il Secolo Della Rete per discutere sull’attualità dei temi trattati dal libro di Rodotà.

Il Centro per la Riforma dello Stato, la Fondazione Basso, l’associazione Openpolis, l’associazione Il Secolo Della Rete, promuovono un incontro pubblico per:

Leggere Tecnopolitica di Stefano Rodotà a 20 anni dalla pubblicazione.

Sabato 2 dicembre dalle ore 10 alle ore 17, Roma, FIOM nazionale, Corso Trieste 36.

Era il 1997 quando fu stampata la prima edizione di “Tecnopolitica” di Stefano Rodotà.

Stupefacente è l’attualità e la lungimiranza di un testo dal quale molti degli studiosi che oggi si occupano degli effetti politici della trasformazione digitale hanno tratto i loro strumenti di interpretazione.

La proposta di rileggere questo libro non ha solo l’obiettivo di riprendere i temi analizzati nei suoi capitoli e di verificarli alla luce della attualità, ma anche quello di riflettere sulle conseguenze dell’enorme accelerazione della trasformazione digitale di questi ultimi venti anni e in particolare sui suoi effetti sulla forma e sui contenuti dell’azione politica.

Gli anni in cui il libro è stato pubblicato sono gli anni in cui la diffusione della rete inizia ad estendersi, ma in cui nessuno degli attori oggi egemoni aveva ancora iniziato la sua attività. Era allora viva (anche se ancora non diffusa) l’idea che i nuovi strumenti digitali potessero abilitare un cambiamento positivo nella società e nella politica.

Oggi gli studiosi più attenti iniziano a denunciare il ribaltamento di quella speranza e il consolidarsi di un utilizzo del digitale che rafforza gli aspetti più negativi dell’organizzazione della politica e della società, e nasconde i suoi meccanismi di funzionamento mediante una diffusa retorica positiva dell’innovazione.

Ma debole, nonostante questa denuncia, sembra essere oggi la capacità di analisi critica, come se gli anni che ci separano dalla pubblicazione di Tecnopolitica e la potenza economica e seduttiva del digitale, avessero offuscato la lucidità interpretativa che possiamo invece ritrovare nelle pagine di Rodota’.

Rileggerle oggi potrà aiutarci a ritrovare il rigore e l’efficacia di una capacità critica non condizionata dalla superficiale contingenza del quotidiano.

Hanno finora confermato un loro contributo

Giuseppe Allegri, Vittorio Alvino, Maria Luisa Boccia, Fabio Chiusi, Fiorella De Cindio, Juan Carlos De Martin, Lelio Demichelis, Giovanna De Minico, Giulio De Petra, Arturo Di Corinto, Mattia Diletti, Ida Dominijanni, Anna Carola Freschi, Carlo Infante, Maurizio Landini, Francesco Marchianò, Michele Mezza, Antonella Pizzaleo, Michele Prospero, Francesco Raparelli, Francesca Re David, Giovanna Sissa, Walter Tocci

Chi è interessato a partecipare portando un contributo alla discussione può segnalarlo all’indirizzo: gdp@centroriformastato.it

Qui un estratto in formato PDF di un capitolo del libro di Stefano Rodotà. Per gentile concessione dell’Editore Laterza

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *