Coordinatore: Giulio De Petra
Durata: 2017 - in corso
Contatti: scuolacriticadigitale@gmail.com
La trasformazione digitale - le sue caratteristiche e le sue conseguenze, la sua direzione e il suo governo - è oggi, con evidenza, la questione forse più rilevante per chi si propone di costruire una cultura politica della sinistra capace di comprendere e di modificare lo stato attuale delle cose.
La “Scuola critica del digitale” è un progetto del Centro per la Riforma dello Stato che ha lo scopo di contribuire allo sviluppo di questa cultura, attraverso l’elaborazione e la diffusione di una consapevolezza critica delle trasformazioni che le tecnologie digitali stanno producendo nei più diversi ambiti: nel lavoro, nella scuola, nelle relazioni sociali, nella politica, nella pubblica amministrazione, nella cultura.
Questa trasformazione è generalmente descritta mediante una retorica positiva della innovazione digitale, che si presenta come uno dei pilastri della più generale retorica del conflitto tra vecchio e nuovo. Ma questa narrazione non riesce più a nascondere le contraddizioni e le criticità che sempre più spesso caratterizzano gli utilizzi prevalenti delle tecnologie digitali.
Bisogna constatare infatti il rovesciamento, radicale e clamoroso, delle aspettative che hanno accompagnato, a partire dall’esplosione di Internet all’inizio del nuovo secolo, il rapidissimo sviluppo della trasformazione digitale.
Le rete apparì allora come la tecnologia abilitante per un altro mondo possibile, capace di rendere concretamente praticabili nuove modalità di cooperazione sociale e di democrazia politica.
Lo sviluppo della trasformazione digitale ha prodotto l’esatto contrario: la realizzazione di dispositivi capaci di rendere possibile la prosecuzione e l’esasperazione delle peggiori caratteristiche del mondo attuale, l’ennesima trasformazione del capitalismo in capitalismo “immateriale”, le cui regole economiche sono convenzioni artificiali sganciate da ogni necessità naturale.
Tanto più urgente lo sviluppo di una consapevolezza critica, quanto più intense e pervasive saranno le conseguenze della trasformazione digitale dopo la costrizione all’uso di strumenti digitali per garantire il distanziamento fisico imposto dalla pandemia, costrizione che ha generato un irreversibile assuefazione sociale diffusa all’uso di questi dispositivi.
Il progetto formativo della “Scuola critica del digitale” non si rivolge alla ristretta cerchia degli addetti ai lavori. Si rivolge invece a tutti coloro che nel loro lavoro e nella loro vita sono costretti, spesso inconsapevolmente, ad un uso intenso della tecnologia digitale, e che, proprio per questo, hanno necessità di dotarsi di strumenti adeguati di consapevolezza critica.
Le attività formativa riguardano nuclei tematici di significativa attualità che già hanno sollecitato attenzione critica da parte degli osservatori più attenti e indipendenti e che, per la loro natura, si prestano non solo ad essere oggetto di una approfondita comprensione critica, ma che offrono anche la possibilità di costruire competenza operativa su pratiche di opposizione e/o di progettazione e utilizzo alternativi.
Qui è possibile consultare tutti gli eventi della "Scuola critica del digitale".
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